La Danimarca, il primo Paese a introdurre il coronapas (l’equivalente del Green Pass italiano) sei mesi fa, ne ha già abolito l’obbligo nella maggior parte dei luoghi pubblici: tutto questo, pochi giorni prima della revoca, il 10 settembre, di tutte le restrizioni. Il governo danese ha infatti deciso di rimuovere buona parte delle limitazioni introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus, ritenendo di avere sotto controllo l’andamento dei contagi e dei ricoveri soprattutto grazie al buon andamento della campagna vaccinale, che è una delle più avanzate al mondo.
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Il paese scandinavo era stato uno dei primi paesi europei a imporre il lockdown, seppure con minori limitazioni rispetto ad altre nazioni. Nel marzo del 2020 aveva stabilito la chiusura delle scuole e di buona parte dei servizi e delle attività produttive non essenziali. Ed è stato sempre il primo ad introdurre, il 21 aprile scorso, un pass Covid-19 per accedere a aristoranti, bar, musei, cinema, palestre, parrucchieri e stadi.
L’epidemia adesso è considerata sotto controllo: il 71,8% della popolazione completamente vaccinata e più dell’83% con almeno una dose iniettata. Disponibile su un’app o in formato cartaceo, il coronapass è sempre stato considerato come requisito temporaneo e inizialmente doveva scadere il 1° ottobre. Ma già dal 1° settembre non è più richiesto in caffé, bar, ristoranti, palestre. «L’epidemia è sotto controllo, abbiamo un livello di vaccinati da record ed è per questo che possiamo rimuovere le limitazioni che avevamo introdotto contro la Covid-19», ha detto il ministro della Salute danese, Magnus Heunicke.
La decisione di Heunicke anticipa il traguardo del 10 settembre, data in cui cadranno anche le altre restrizioni, mascherina compresa, e 5,8 milioni di danesi potranno tornare alla normalità. La Danimarca ha già abbandonato a metà agosto l’obbligo di mascherine nei trasporti pubblici e il 1° agosto ha revocato l’obbligo del pass covid nei musei e negli eventi al coperto con meno di 500 persone. Fino al 10 settembre il pass continuerà a essere richiesto per accedere ai locali notturni, come le discoteche, e per i grandi eventi sportivi negli stadi.