Nel Regno Unito niente Green pass. Il governo di Boris Johnson ha annunciato di aver abbandonato l’idea di imporre un passaporto vaccinale per discoteche, cinema ed eventi sportivi: un provvedimento che sarebbe dovuto entrare in vigore a fine settembre.« Sono lieto di poter dire che non andremo avanti su questa strada», ha detto il ministro della Sanità, Sajid Javid. Il ministro ha osservato come altrove il Green pass sia stato introdotto di fatto per incoraggiare la gente a vaccinarsi. Obiettivo che nel Regno Unito è in via di raggiungimento comunque, ha argomentato, con oltre l’81% dell’intera popolazione over 16 già immunizzata con 2 dosi e il 90% con una.
Tuttavia il Green pass difficilmente sarebbe stato approvato dal Parlamento britannico: una buona fetta dello stesso partito conservatore di Johnson si era schierata contro, definendo la misura «coercitiva e discriminatoria». I laburisti di Keir Starmer avevano fatto campagna per settimane contro qualsiasi estensione ad ampio spettro del passaporto vaccinale ad opera del governo conservatore; mentre i liberaldemocratici s’erano dichiarati sempre contrari alla certificazione.
E Johnson appare anche determinato a non reintrodurre restrizioni, dopo aver decretato il «liberi tutti» lo scorso 19 luglio: addirittura, questa settimana annuncerà la fine della legislazione d’emergenza e dunque la rinuncia da parte del governo al potere di imporre limitazioni alle attività economiche, alle scuole e università oltre che a raduni ed eventi. Insomma, mai più un nuovo lockdown.