Si avvicina l’appuntamento elettorale delle amministrative e regionali: 3 e 4 ottobre oltre 12 milioni di elettori saranno chiamati alle urne. E in tanti si stanno chiedendo se servirà o meno il Green pass per votare, considerando che ormai è obbligatorio per accedere a molte attività e luoghi pubblici. La risposta è no. Agli elettori non sarà richiesto di mostrare il green pass per accedere al seggio ed esercitare il diritto di voto. La questione, riportano fonti di governo, non è stata neanche posta visti i possibili limiti costituzionali di una simile misura.
Dunque si potrà votare senza obbligo di Green pass: né per gli elettori, né per i presidenti di seggio, né per gli scrutatori, né per i rappresentanti di lista. Ma al ballottaggio del 17-18 ottobre, così dice il protocollo in vigore dal 15 ottobre, presidenti di seggio e scrutatori dovranno avere la certificazione verde. Questo in quanto i componenti del seggio sono equiparati, in quei giorni, a dipendenti pubblici. Il testo del decreto-legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale che prevede l’obbligo di green pass dal 15 ottobre al 31 dicembre per il personale delle autorità amministrative e degli enti pubblici si applica anche «a tutti i soggetti che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso le amministrazioni anche sulla base di contratti esterni»
In vista delle elezioni che 3 e 4 ottobre riguarderanno più di 1.100 comuni tra cui Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino, Ministero della Salute e Viminale hanno sottoscritto il protocollo sanitario con le misure anti-Covid per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di voto. Inoltre con il decreto-legge 17 agosto 2021 n.117 sono state stabilite le modalità per consentire a chi è positivo al Covid-19 o in quarantena di votare da casa o dall’ospedale.
Gli elettori fuori sede che devono raggiungere via treno, pullman, aereo o nave il proprio comune di residenza per votare, devono avere il Green pass per poter salire a bordo del mezzo, pena una sanzione e l’obbligo di scendere alla prima fermata disponibile. Devono essere in possesso di Green pass anche i componenti delle sezioni elettorali ospedaliere e dei seggi speciali che raccolgono i voti degli elettori positivi al Covid-19 in trattamento ospedaliero o domiciliare e di chi è in quarantena per contatto stretto con caso Covid o in isolamento fiduciario.
La decisione presa dal governo pone una serie di interrogativi, fin dal primo turno elettorale. Si voterà, come tutti sanno, per lo più nelle scuole, edifici dove, già da settimane, si può entrare solo col certificato verde. C’è poi la questione di disparità tra primo e secondo turno, dove i inizialmente i componenti dei seggi non avranno obbligo di Green pass e quindici giorni dopo sì. Ed infine, c’è il nodo dei controlli al ballottaggio: chi sarà incaricato di farli? Il presidente del seggio? E chi controllerà i presidenti?