Dopo la partenza accelerata dei vaccini lo scorso inverno, il Regno Unito diventa anche il primo Paese al mondo ad approvare ufficialmente la prima pillola anti-Covid. L’agenzia britannica del farmaco (Mhra) ha dato il via libera all’uso dell’antivirale orale molnupiravir realizzato da Merck. «È un giorno storico per il nostro Paese, poiché il Regno Unito è ora il primo Paese al mondo ad approvare un antivirale che può essere assunto in casa contro il Covid-19 . Sarà un punto di svolta per i più vulnerabili e gli immunocompromessi, che presto potranno ricevere il trattamento rivoluzionario», ha detto Sajid Javid, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson.
Al momento molnupiravir resta in revisione presso altri enti regolatori internazionali, come la statunitense Fda e l’europea Ema. La presentazione della richiesta di autorizzazione si basa sui risultati positivi di uno studio clinico di fase 3 secondo cui molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o morte di circa il 50%. In base ai dati della interim analysis, diffusi dalle società, il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir sono stati ospedalizzati o sono deceduti entro il 29esimo giorno dal momento della randomizzazione (28/385), a fronte di un 14,1% per i pazienti trattati con placebo (53/377). Inoltre, fino al 29esimo giorno di somministrazione, nessun decesso è stato riportato nei pazienti che hanno ricevuto la somministrazione di molnupiravir, a fronte di 8 pazienti deceduti trattati con placebo.
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Risultati che erano stati definiti dallo stesso immunologo Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca per la pandemia, «impressionanti» e che avevano spinto a sospendere il reclutamento dei volontari per la superiorità del farmaco rispetto al placebo. I ricercatori della Emory University di Atlanta lavorano al molnupiravir dal 2013. L’arrivo del Covid ha fatto pensare che il principio attivo del farmaco potesse risultare una potenziale terapia anti-influenzale ad ampio spettro e in fase pre-clinica ha bloccato in 24 ore la trasmissione di Sars-Cov-2 nei furetti
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Il molnupiravir è una pillola da somministrare per via orale, con due assunzioni al giorno per cinque giorni. Il farmaco ha la capacità di impedire al coronavirus di replicarsi, riducendo quindi sensibilmente la sua circolazione nell’organismo e aiutando il sistema immunitario a tenerlo sotto controllo. Contrariamente ai principali vaccini attualmente somministrati contro il Covid-19, il farmaco di Merck non bersaglia la proteina spike del virus, altamente mutagena, e dovrebbe dunque mantenere una efficacia costante indipendentemente dalle varianti. Il molnupivarir agisce contro la polimerasi virale, un enzima di cui il nuovo coronavirus necessita per replicarsi all’interno dell’organismo. Il farmaco è stato sviluppato per introdurre errori nel codice genetico del virus, impedendone così la duplicazione.