L’Austria sarà il primo Stato dell’Europa occidentale a reintrodurre il lockdown generalizzato, quindi anche per i vaccinati, e il primo Paese europeo a rendere la vaccinazione obbligatoria per tutti. La decisione è stata presa dal governo per tentare di fermare la quarta ondata di contagi Covid 19 che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario nazionale.
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Il lockdown per i non vaccinati, varato nei giorni scorsi, non è bastato. Il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg ha annunciato che il nuovo lockdown durerà un minimo di dieci giorni ma potrà estendersi fino a 20, quindi fino al 13 dicembre: gli studenti torneranno alla didattica a distanza, i ristoranti dovranno chiudere, gli eventi culturali saranno cancellati. «Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare», ha detto il cancelliere. «Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro», ha aggiunto parlando di un «attentato al sistema sanitario». «Non vogliamo – ha detto – una quinta ondata».
Nei giorni scorsi, di fronte a una percentuale ancora altissima di non vaccinati (oltre il 30%), il governo austriaco era costretto a varare un «lockdown dei non vaccinati». Le restrizioni, entrate in vigore l’8 novembre, impediscono di entrare quasi ovunque se non si rientra nella regola delle «2G», se non si è cioè «genesen», guariti da non più di sei mesi, o «geimpft», cioè vaccinati.
Ma di fronte a una impennata dei contagi arriva la svolta drastica: lockdown per tutti. Dal prossimo lunedì, quindi, in Austria sarà possibile uscire di casa solo per motivi di lavoro, per visite mediche, per fare la spesa, per andare in farmacia o per fare esercizio fisico. Tranne in casi eccezionali, le scuole riprenderanno la didattica a distanza.
Il governo imporrà anche l’obbligo vaccinale per tutti a partire dal primo febbraio 2022. L’Austria diventa così il primo paese d’Europa a imporre l’immunizzazione obbligatoria.