Potrebbe essere Giuseppe Conte il candidato del campo largo di centrosinistra alle suppletive di Roma. La sua candidatura è caldeggiata dal Pd. Ma manca ancora l’ufficialità. Al momento non ci sono certezze sulla candidatura dell’ex presidente del Consiglio al collegio uninominale di Roma 1 lasciato vacante da Roberto Gualtieri, dopo l’elezione a sindaco di Roma. Le suppletive sono in programma il 16 gennaio, qualche giorno prima l’inizio delle votazioni per il presidente della Repubblica in Parlamento.
Una scelta simbolica molto forte per rinsaldare l’alleanza Pd-M5s in vista delle prossime scadenze politiche: l’elezione del presidente della Repubblica, innanzitutto, e poi il voto per il rinnovo del Parlamento. A volere la candidatura di Conte è stato tra gli altri il segretario del Pd Enrico Letta, che come noto è deputato eletto al collegio di Siena un paio di mesi fa e peraltro proprio sostenuto da un’alleanza che andava da Renzi al M5s. Ma l’ex premier appare “perplesso”. E quindi nonostante “siano in tanti a chiedergli di candidarsi”, ad ora “è più no che sì”, come riporta Il Fatto quotidiano. Conte avrebbe chiesto tempo per sciogliere la riserva: preoccupato per le insidie di una sfida agevole ma non scontata.
La maggiore è la candidatura di Carlo Calenda: il centrodestra potrebbe favorire il leader di Azione non presentandosi nel collegio, o proponendo un nome debole. Quel Calenda , che alle comunali, proprio in quel collegio, è arrivato sopra a tutti. «Perché il PD e Enrico Letta non hanno alcuna intenzione di trovare intese neanche in un collegio dove noi siamo la prima lista con il 31%. Da settimane chiedo un confronto senza pregiudiziali. Nessuna risposta. Quello che gli interessa sono sempre e solo i 5S. Peccato», ha twittato Calenda.
Perché il PD e Enrico Letta non hanno alcuna intenzione di trovare intese neanche in un collegio dove noi siamo la prima lista con il 31%. Da settimane chiedo un confronto senza pregiudiziali. Nessuna risposta. Quello che gli interessa sono sempre e solo i 5S. Peccato. https://t.co/1nf0o5XiiP
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) December 6, 2021
«Se nel collegio Roma 1 il Pd mette in campo una candidatura riformista, noi ci siamo. Se il Pd candida Conte, la candidatura riformista noi la troveremo in ogni caso ma non sarà Giuseppe Conte», scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua eNews. E rilancia: «Perché il Pd può fare quello che crede, ma regalare il seggio sicuro (a quel punto forse non più sicuro?) al premier del sovranismo, all’uomo che ha firmato i decreti Salvini, all’avvocato che non vedeva differenza tra giustizialismo e garantismo significherebbe subalternità totale. È un seggio parlamentare, non è un banco a rotelle! Se davvero sarà Conte il candidato del Pd, ci attende una bellissima campagna elettorale nel collegio di Roma Centro».