Sale a 25 centesimi il taglio delle accise previsto dal decreto legge con le misure urgenti per contrastare gli effetti della crisi ucraina. Anche se solo alla fine di aprile. Il decreto energia prevede, tra l’altro, sgravi fiscali sui buoni benzina, la rateizzazione (fino a 24 mesi) delle bollette, aiuti alle imprese per far quadrare i conti della bolletta energetica, aiuti alle famiglie più bisognose (che aumentano da 4 a 5 milioni).
Le misure del decreto ammontano complessivamente a «4,4 miliardi che si aggiungo ai 16 spesi negli ultimi sei mesi», ha spiegato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa che si è tenuta al termine del Cdm. Le risorse per avviare le misure del decreto in «gran parte non sono finanziate dal bilancio pubblico – ha detto Draghi – ma dalle aziende del comparto energetico: tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo e redistribuiamo queste risorse a famiglie e imprese». In pratica sulle aziende del comparto energetico verrà applicato una sovrattassa che consentirà al governo di spendere le entrate straordinarie per ridistribuire la ricchezza alle aziende in difficoltà e alle famiglie più bisognose. L’intervento sugli extra-profitti delle aziende energetiche dovuti al balzo dei prezzi sarà del 10%.
Il decreto legge «anti rincari» ha subito varie modifiche dalla bozza iniziale, proprio a cominciare dall’atteso taglio delle accise su benzina, diesel e Gpl, dopo una lunga «cabina di regia» e un supplemento di discussione sul testo. Il taglio delle accise sui carburanti è salito notevolmente, passando dagli 8,5 cent iniziali (per un mese) fino ai 25 centesimi della versione definitiva. E per una durata che si estende fino alla fine di aprile.
Altra misura legata agli straordinari aumenti del prezzo dei carburanti è quella legata al «bonus» benzina: potranno infatti essere concessi fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022: è previsto che «l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito».
La bozza del decreto sostiene anche una misura che, «al fine di sostenere il settore dell’autotrasporto in considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici», il fondo per la riduzione dei pedaggi «è incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2022».
Prevista anche la rateizzazione delle bollette per le imprese. «Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche – si legge nella bozza -, le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro». Spazio a contributi alle imprese sotto forma di credito di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas anche nel secondo trimestre del 2022, secondo quanto previsto in due articoli della bozza di ingresso. La misura è destinata alle imprese che non rientrano fra quelle a forte consumo di energia. Si stabilisce un «contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta», in una percentuale ancora non definita, sulla spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica e del gas (ma non quello per usi termoelettrici) se è aumentato oltre il 30% il loro prezzo nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. In un altro articolo si dispone che il credito di imposta riconosciuto alle imprese energivore e a quelle a forte consumo di gas naturale è cedibile (anche a istituti di credito e gli altri intermediari finanziari), con altre due ulteriori cessioni, ma solo se a favore di banche e intermediari finanziari.
Aiuti anche alle famiglie. Oltre 5 milioni di nuclei familiari, circa un milione in più, avranno un aiuto per le bollette grazie all’estensione del bonus sociale: sarebbe questo, secondo quanto si è appreso da fonti ministeriali, uno dei punti affrontati nel corso della cabina di regia tra premier e capi delegazione. Con il provvedimento si alzerà il tetto Isee che consentirà di “proteggere” circa 5,2 milioni di famiglie, rispetto ai 4 milioni attuali. Gli aumenti in bolletta dovrebbero essere sterilizzati per le famiglie che hanno un tetto Isee di 12.000 euro.