Un’azione a doppio taglio che potrebbe far precipitare l’Europa in una crisi energetica ancora più grave e danneggiare la Russia. Se Putin otterrà di farsi pagare il gas in rubli riuscirà forse sorreggere il cambio, ma si priverà di un’importante fonte di entrate in valuta pregiata. Se invece i clienti europei non cederanno al ricatto Gazprom non potrà fare altro che chiudere i rubinetti, privando di colpo i Paesi europei delle forniture di gas russo.
Putin ha infatti annunciato che Mosca non accetterà più le valute dei «Paesi ostili». L’unica moneta accettata per il pagamento del gas prima sarà il rublo. Il presidente russo ha spiegato che la novità riguarda soltanto la valuta di pagamento e non il contenuto dei contratti (e quindi i volumi di gas consegnato) che dunque resterà invariato. Tra questi anche quelli sottoscritti con l’Italia già minacciata dal leader russo di «conseguenze irreversibili» sul fronte economico ed energetico.
Nel dettaglio, Putin ha ordinato al governo di emanare una direttiva che obblighi il colosso russo del gas Gazprom a convertire in rubli i contratti di fornitura con i Paesi che hanno attivato sanzioni contro Mosca. Putin ha ordinato che i cambiamenti siano attuati nel più breve tempo possibile. Il presidente avrebbe concesso alla banca centrale e al governo una settimana per trovare un modo per consentire agli importatori di gas russo di ottenere rubli sul mercato interno.
La conversione dei contratti del gas in rubli decisa da Mosca è pensata per ridare forza alla moneta russa crollata a seguito dell’invasione in Ucraina e delle sanzioni imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti che comprendono il congelamento delle riserve valutarie estere della Banca centrale russa.
Immediate le reazioni all’annuncio di Putin in Italia ed Europa. L’economista Francesco Giavazzi dopo aver ribadito che il governo non ha ancora preso alcuna decisione in merito, ha aggiunto: «Farsi pagare in rubli sarebbe un modo per aggirare le sanzioni, quindi penso che continueremo a pagare in euro». La pretesa di Putin di ricevere pagamenti del gas russo in rubli rappresenta «una violazione del contratto», afferma il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck. «Ora discuteremo con i nostri partner europei su come reagire», ha aggiunto Habeck.
I rapporti tra Mosca e Ue rischiano di peggiorare anche in vista delle nuove sanzioni in discussione a Bruxelles, dove sono previsti i vertici della Nato, del G7 e dell’Unione europea. Una delle possibilità è proprio lo stop alle importazioni di petrolio e gas russi come già deciso dagli Stati Uniti.