Il massacro di Bucha apre un nuovo capitolo nella guerra in Ucraina e rende più concreta la possibilità di un embargo totale sul gas russo. Secondo quanto riportato dal Financial Times, alcuni stati membri avrebbero proposto di includere nel nuovo pacchetto anche lo stop all’importazione di «carbone, petrolio e gas russo». Il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovski ha detto che «dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia e aumentare il sostegno per l’Ucraina» e che «per la Commissione Ue nulla è fuori discussione».
La domanda che ritorna in tutti i contesti è se l’Ue finalmente sia disposta a colpire la fonte che finanzia la guerra di Putin. Il primo a dirsi «a favore di un nuovo treno di sanzioni» è stato il presidente francese Emmanuel Macron, che ha la presidenza di turno dell’Ue. «In particolare dobbiamo agire su carbone e petrolio », ha spiegato in un’intervista a Radio France Inter. «Nei prossimi giorni ci deve essere un accordo europeo, questo è quello che voglio», ha proseguito aggiungendo che avvierà questa discussione con la Germania.
Berlino ha però già detto il primo no: «Vogliamo essere meno dipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia in poco tempo — ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner arrivando all’Eurogruppo — La Germania sosterrà ulteriori sanzioni, dobbiamo fare più pressione su Putin e tagliare i legami economici», ma «al momento non è possibile tagliare il gas».
Anche Vienna ha già messo un paletto: «L’Austria non è a favore di nuove sanzioni legate al gas. Siamo molto dipendenti dal gas russo e penso che tutte le sanzioni che colpiscono noi più di quanto colpiscano la Russia non sarebbero giuste», ha detto il ministro delle Finanze austriaco, Magnus Brunner, arrivando all’Eurogruppo. Anche l’Ungheria nei giorni scorsi aveva detto espressamente che avrebbe messo il veto.
La Germania è il Paese dell’Ue che più dipende dai combustibili di Mosca, ma non è l’unico. Anche Roma, infatti, per ora resta in una posizione attendista: «L’Italia – ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – non porrà veti su sanzioni al gas russo».
In Europa, al momento solo la Lituania ha bloccato totalmente l’import. L’embargo sulle materie prime era stato chiesto da Volodymyr Zelensky fin dall’inizio dell’invasione, avvenuta il 24 febbraio scorso, ma alcune nazioni europee (tra cui Italia e Germania) avevano fatto resistenza.