Un Green pass è per sempre. O quasi. Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla proroga della validità del quadro giuridico creato per l’istituzione del certificato digitale Covid dell’Ue (European Digital Covid Certificate – EUDCC), per ulteriori 12 mesi. Le regole attuali, in scadenza la prossima settimana, saranno estese fino al 30 giugno 2023. Il voto è stato preso a maggioranza: 453 deputati favorevoli, 119 contrari e 19 astenuti.
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L’Europarlamento ha approvato l’accordo raggiunto il 13 giugno tra i governi Ue sul tema della certificazione verde. L’accordo del 13 giugno con i governi europei riguarda la libera circolazione in Ue in caso di nuove varianti del coronavirus. In teoria la norma, che era in scadenza per la prossima settimana, permette a chiunque sia in possesso di un Green pass di circolare liberamente negli Stati Ue. E ovviamente esclude chi, invece, ha scelto di non vaccinarsi. Nella pratica, insomma, finisce col prorogare di altri 12 mesi quel lasciapassare che sa tanto di limitazione alle libertà costituzionali.
Tra gli italiani, si nota la contrarietà della Lega e Fratelli d’Italia. «Come già in commissione Libe, la Lega in plenaria ha votato convintamente contro e richiesto il rigetto totale della proposta di estensione di un anno del certificato Covid Ue, sostenuta dalla maggioranza del Parlamento europeo – hanno scritto i parlamentari della Lega in una nota – Diciamo no a uno strumento invasivo che, nato esclusivamente per facilitare gli spostamenti durante la fase più acuta dell’emergenza, con il passare del tempo ha limitato il diritto alla libera circolazione. Esprimiamo rammarico e stupore che altre forze politiche italiane abbiano ritenuto di sostenere e votare questo provvedimento del tutto non necessario e sproporzionato rispetto all’attuale situazione».
Fortemente contraria anche Fratelli d’Italia: «Oggi il Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza l’accordo raggiunto con la Commissione e il Consiglio europeo sulla proroga del Green Pass fino al giugno 2023 – attacca l’eurodeputato di FdI Vincenzo Sofo – La nostra delegazione ha votato contro, in coerenza con una battaglia che portiamo avanti da mesi». Secondo Sofo «il Green Pass, nato come strumento emergenziale al solo fine di facilitare la circolazione, è diventato ben presto in Italia e in molti altri Stati membri uno strumento permanente di controllo e di limitazione dei diritti costituzionali dei cittadini. La fine dello stato di emergenza – aggiunge Sofo – rende la proroga del Green Pass a livello Ue un provvedimento assolutamente sproporzionato rispetto alla situazione sanitaria attuale dell’Europa e prefigura la volontà di continuare a utilizzare questo strumento per ottenere un cambio radicale nel rapporto tra istituzioni e cittadini, con notevoli problemi in termini di rispetto della privacy degli stessi. Uno stravolgimento sociale che richiederebbe un profondo e trasparente dibattito politico e non sotterfugi parlamentari all’oscuro dei cittadini».