Negli adolescenti immunizzati con due dosi, l’efficacia del vaccino nel prevenire Covid-19 sintomatico inizia già a calare dopo 27 giorni. È il dato che emerge da uno studio effettuato in Brasile e Scozia e pubblicato su Lancet. Mentre nell’Italia dell’emergenza perenne c’è chi ancora sostiene che la vaccinazione dei minori sia un passaggio necessario.
La ricerca ha preso in considerazione oltre 600mila test effettuati su 3,5 milioni di ragazzi tra i 12 e i 17 anni vaccinati con due dosi di vaccino Pfizer. Anche se sono riscontrate differenze tra i due Paesi, le tendenze identificate dai ricercatori erano sovrapponibili. L’efficacia del vaccino raggiungeva il picco tra i 14 e i 27 giorni dopo la somministrazione della seconda dose e risultava inferiore nel periodo in cui circolava la variante Omicron rispetto al periodo dominato da Delta. In particolare, nella fase Omicron il picco di efficacia contro la malattia sintomatica è risultato del 64,7% in Brasile e dell’82,6% in Scozia. Nel periodo Delta, l’efficacia è stata rispettivamente dell’80,7% e del 92,8%.
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In entrambi i Paesi l’efficacia ha iniziato a calare dopo il ventisettesimo giorno, scendendo, dopo 98 giorni, al 5,9% in Brasile e al 50,6% in Scozia. «In sintesi, i nostri risultati indicano che negli adolescenti la protezione contro l’infezione sintomatica con la variante Omicron diminuisce rapidamente nel tempo dopo due dosi e, pertanto, due dosi non sono sufficienti per sostenere la protezione contro la malattia sintomatica», scrivono i ricercatori.
Una ricerca di fondamentale importanza perché arriva come un ulteriore smentita alle bugie che ci hanno raccontato per mesi nel tentativo di giustificare l’obbligo vaccinale. Vale la pena costringere i ragazzi a correre il rischio di effetti avversi, anche gravi, per un’iniezione che offre una protezione limitata a poco meno di un mese? La Danimarca ha deciso di sospendere a somministrazione dei vaccini anti-Covid nella popolazione under 18. Una scelta basata su evidenze scientifiche che dalle nostre parti vengono puntualmente ignorate.