Era stato sconfitto nettamente a settembre dall’ormai ex premier britannica Liz Truss per la successione a Boris Johnson. Oggi, dopo il mese e mezzo disastroso della compagna di partito al 10 di Downing Street, Rishi Sunak è diventato il nuovo leader del partito Conservatore. Per come funziona il sistema politico britannico a breve diventerà primo ministro al posto di Liz Truss, che si era dimessa la settimana scorsa dopo appena 44 giorni di mandato. Sunak sarà il primo capo del governo britannico di origine indiana, nonché il più giovane dal 1812 (ha 42 anni) e uno dei più ricchi ad arrivare a questa carica.
Già cancelliere dello Scacchiere (carica che corrisponde al ministro delle Finanze) sotto Boris Johnson, ha avuto la via spalancata dall’annuncio in extremis del ritiro della ministra Penny Mordaunt, unica rivale rimasta in corsa fino a oggi dopo la rinuncia di domenica di BoJo. Una nomina che, salvo nuovi scossoni politici che hanno sconvolto i Tory, prima con le inchieste sul Party Gate che hanno travolto la squadra di Boris Johnson e successivamente con le politiche fiscali dell’ex ministra degli Esteri, che hanno provocato un terremoto finanziario oltre la Manica, dovrebbe ridare stabilità alla leadership conservatrice.
Sunak ha definito l’ingresso a Downing Street come «il più grande privilegio della mia vita», ma ha avvertito che il Paese si trova di fronte a una «profonda sfida economica». Parlando dal quartier generale del partito conservatore, il neoleader ha sottolineato che il Regno Unito ha bisogno di «stabilità e unità»: la sua priorità sarà riunire il partito e il Paese, perché «è il solo modo per superare le sfide che abbiamo di fronte e costruire un futuro migliore e più prospero per i nostri figli e nipoti». Sunak ha concluso con la promessa di «servire con integrità e umiltà».
Figlio di immigrati indiani arrivati in Gran Bretagna dall’Africa orientale, però di solida estrazione borghese (padre medico, madre farmacista), tanto che riescono a mandarlo nell’esclusivo Winchester College, una scuola che costa oggi oltre 50 mila euro l’anno. Da lì il giovane Sunak viene ammesso a Oxford. Dopo un master a Stanford, in California, in Business administration, si dà alla finanza, prima in Goldman Sachs e poi in diversi fondi di investimento. Questi lavori lo avevano già arricchito, ma nel 2009 le sue condizioni economiche sono ulteriormente migliorate dopo il matrimonio con l’imprenditrice Akshata Murthy, che possiede un’azienda di moda, dirige un fondo di investimento ed è figlia del miliardario indiano N.R. Narayana Murthy. Sunak e Murthy sono stati inclusi nella più recente lista delle 250 persone più ricche del Regno Unito, al 222esimo posto a pari merito.
Sunak faceva parte del partito Conservatore già da quando era ragazzo, ma si è dato alla politica attiva soltanto di recente: la sua prima elezione, in un collegio nel nord dell’Inghilterra, risale ad appena sette anni fa. Quando lo scorso febbraio Boris Johnson lo scelse come nuovo cancelliere dello Scacchiere (il ministro dell’Economia), sorprese un po’ tutti. Sunak era tutto sommato un politico giovane e inesperto: come molti altri ministri del governo, sembrava essere stato scelto principalmente per la sua capacità di rimanere nell’ombra di Johnson. Poco dopo la sua nomina, il Financial Times scrisse che fino a quel punto Sunak aveva fatto carriera “senza lasciare traccia”, sia in politica che nella finanza.
Da ministro dell’Economia, nei primi mesi della pandemia da coronavirus Sunak era stato molto lodato per il modo in cui aveva gestito gli aiuti economici per lavoratori e attività commerciali, riuscendo a far sì che venissero ricevuti da quasi tutti quelli che ne avevano bisogno e in tempi brevi. Una delle iniziative più creative introdotte dal suo ministero per aiutare la ripresa del settore della ristorazione prevedeva sconti del 50% nei ristoranti che sceglievano di aderire a un programma del governo (e che venivano rimborsati successivamente). La popolarità di Sunak era diminuita questa primavera, quando cancellò alcune iniziative di spesa pubblica promosse durante la pandemia e soprattutto dopo una serie di scandali.
In estate Sunak aveva partecipato alle primarie per sostituire Johnson, dal cui governo si era anche dimesso, ma i suoi scandali erano piuttosto freschi nella memoria dell’elettorato. Le sue proposte inoltre erano assai meno ambiziose di quelle di Truss, che poi vinse quelle primarie. È considerato un politico pragmatico che appartiene all’ala destra del partito (nel 2016 votò a favore di Brexit) ma dato che la sua esperienza di ministro e anche tutto sommato di politico rimane piuttosto limitata, in molti si stanno chiedendo quali siano le sue priorità. Il Financial Times lo ritiene soprattutto «un pragmatico», mentre il Guardian fa notare che nel partito Conservatore Sunak è uno dei più attenti alla sostenibilità ambientale.