Il presidente americano Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno 31 carri armati da combattimento di tipo M1 Abrams all’Ucraina dopo il governo tedesco aveva detto che farà lo stesso con 14 carri armati Leopard 2. Mossa che ha permesso il via libera anche alla fornitura dei Leopard da parte di una buona parte di Paesi europei.
La decisione è stata presa dopo notevoli tentennamenti e polemiche, perché per settimane la Germania aveva esitato ad accettare l’invio dei carri armati, temendo di provocare eccessivamente la Russia. Alla fine, la decisione è stata accolta come una possibile svolta sul campo di battaglia nell’oriente ucraino, dove i potenti e versatili carri armati tedeschi potrebbero avere un effetto importante.
Parlando della decisione in un discorso al Bundestag, il parlamento della Germania, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che il governo tedesco sta facendo «tutto ciò che è necessario e possibile per sostenere l’Ucraina» ma che allo stesso tempo vuole impedire «che la guerra si trasformi in una guerra tra Russia e Nato». Biden ha detto qualcosa di simile, sottolineando che l’invio di aiuti all’Ucraina non è «una minaccia offensiva alla Russia», e che se le truppe russe si ritirassero la guerra finirebbe immediatamente.
L’annuncio tedesco e quello statunitense sono collegati, perché secondo varie indiscrezioni il governo tedesco aveva posto come condizione all’invio dei Leopard che anche gli Stati Uniti inviassero all’Ucraina i loro carri armati. Alla decisione tedesca di inviare i Leopard ha contribuito anche l’attivismo di alcuni stati dell’Europa dell’est, in particolare la Polonia, il cui governo nelle ultime settimane aveva fatto enormi pressioni sia per convincere la Germania a inviare i propri carri armati sia per autorizzare la Polonia a inviare all’Ucraina i Leopard in dotazione al suo esercito. La Germania, che è produttrice dei Leopard e li esporta in vari paesi, da contratto ha il diritto di veto se un paese che ha comprato i Leopard, come la Polonia, vuole cederli a un paese terzo, come l’Ucraina.
Il governo polacco nelle ultime settimane ha insistito moltissimo sulla possibilità di inviare i Leopard in Ucraina, tanto che il primo ministro Mateusz Morawiecki aveva detto perfino che li avrebbe mandati anche senza il consenso tedesco, mettendo in imbarazzo il cancelliere Scholz. A quel punto, tra le pressioni polacche e la decisione americana di inviare gli Abrams, era diventato molto difficile per la Germania continuare a negare l’invio dei Leopard, e il governo tedesco è stato costretto a cedere.