La campagna delle presidenziali negli Stati Uniti viene macchiata dalla violenza. Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti e candidato del Partito Repubblicano alla presidenza alle prossime elezioni di novembre, è stato ferito all’orecchio destro mentre stava parlando in un comizio a Butlerin Pennsylvania. Un uomo ha sparato diversi colpi di arma da fuoco, poi è stato ucciso dagli agenti del Secret Service, l’agenzia di guardie del corpo dei leader politici statunitensi più importanti. Trump è fuori pericolo, è stato ricoverato in un ospedale locale e poi dimesso. Sono state colpite anche alcune persone che stavano partecipando al comizio: un uomo è morto e altri due sono stati feriti gravemente e portati in ospedale.
Donald Trump was whisked off the stage at a rally in Butler, Pennsylvania, after apparent gunshots rang through the crowd.
In a statement, Trump said he is “fine” and is being checked at a medical facility. pic.twitter.com/jAyWz53Aqi
— The Associated Press (@AP) July 13, 2024
Essendo avvenuto durante un comizio pubblico, il tentativo di assassinare Trump è stato ampiamente ripreso e fotografato: Trump stava parlando quando improvvisamente si sono sentiti degli spari, si è toccato l’orecchio destro e si è rapidamente abbassato a terra. A quel punto un gruppo di agenti della sicurezza si è buttato sopra di lui per proteggerlo. Poco dopo si è rialzato. Aveva sangue sul volto e soprattutto sull’orecchio, ma ha alzato più volte il pugno verso il pubblico mostrando di stare bene, mentre gli agenti di sicurezza lo scortavano per portarlo in ospedale.
Alcuni video pubblicati sui social network e verificati dai giornali statunitensi, tra cui il New York Times, mostrano un uomo sdraiato sul tetto di un piccolo edificio a poco più di cento metri dal podio su cui si trovava Trump, che corrisponderebbe con la provenienza e la distanza degli spari (verificata sulla base del suono degli spari registrato dai microfoni). La polizia federale statunitense, ha detto che gli spari a Trump sono stati «un tentativo di assassinarlo». L’uomo che ha sparato è stato identificato solo alcune ore dopo l’attentato: l’FBI ha detto che si chiama Thomas Matthew Crooks, che ha 20 anni e viene da una cittadina della Pennsylvania, Bethel Park. Per il momento invece non è stato chiarito il suo movente, e almeno ufficialmente le autorità non hanno fatto ipotesi.
Quello di Butler era l’ultimo comizio in programma per l’ex presidente prima della convention repubblicana di Milwaukee che inizia lunedì e che lo incoronerà candidato del partito alla Casa Bianca. Il comitato della campagna elettorale di Trump e il partito hanno detto che la convention si terrà regolarmente. La Pennsylvania è uno dei cosiddetti “swing state”, gli Stati in bilico, e può essere determinante per l’elezione di uno dei due contendenti, Trump e Biden.
È significativo e anche simbolico per la democrazia americana che si è unita in questo momento drammatico. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto in un comunicato di «essere grato di sapere che è al sicuro e sta bene». Durante una conferenza stampa successiva, ha detto che «Non c’è posto in America per questo tipo di violenza».
Alcuni esponenti repubblicani hanno accusato la campagna dei democratici di avere creato le condizioni per gesti come questo del 13 luglio. Ma le inchieste, i processi e la polemica su affermazioni e programmi nulla hanno a che vedere con l’eliminazione fisica dell’avversario. Si dovrà dunque capire come reagiranno i sostenitori di Trump, se i leader sapranno infondere calma negli animi agitati e convogliare i sentimenti inevitabilmente suscitati dall’attentato nell’alveo del confronto democratico. La tentazione di soffiare sul fuoco potrebbe essere forte. Anche se non vi sono elementi attualmente che fanno pensare a un degenerare della situazione.
Dal punto di vista della corsa alla Casa Bianca, le analisi a caldo inducono a pensare che Trump possa avere, comprensibilmente, una forte spinta nel consenso popolare immediato e che possa modellare la narrazione da qui a novembre sulla scia dell’attentato subito. Una narrazione che vede da una parte il presidente in carica e candidato riconfermato dal voto popolare che il suo stesso partito cerca ora di defenestrare perché non ritenuto capace di reggere un secondo mandato a causa delle sue condizioni psico-fisiche, e dall’altra un ex presidente, sotto processo per vari reati e con già una condanna, che viene ferito durante un appuntamento elettorale. Una America instabile è quella che si prepara al voto di novembre.