Joe Biden non sarà il candidato democratico alle elezioni statunitensi di novembre. «È stato il più grande onore della mia vita servire come presidente. E anche se era mia intenzione cercare la rielezione, credo che sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese di ritirami e concentrarmi solamente sui mai compiti come presidente per il resto del mandato». Lo afferma il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una una lettera postata su X. Parlerà alla nazione in settimana per dare ulteriori dettagli, ma intanto ha detto che intende sostenere una candidatura alla presidenza della sua vice Kamala Harris.
— Joe Biden (@JoeBiden) July 21, 2024
Dopo il disastroso dibattito televisivo del 27 giugno e il conseguente crollo nei sondaggi, erano iniziate fortissime pressioni da parte della maggioranza dei parlamentari e dei dirigenti del Partito Democratico perché Joe Biden ritirasse la propria candidatura, per via delle diffuse preoccupazioni legate all’età del presidente e alla sua capacità di evitare ulteriori incidenti, battere Donald Trump e fare il presidente fino a gennaio del 2029.
Sarà adesso la convention del Partito Democratico, in programma a Chicago dal 19 al 22 agosto, a scegliere chi candidare alle presidenziali. Chiunque può sottoporre la propria candidatura ai delegati, a prescindere dalla sua partecipazione alle primarie, ma Harris è sicuramente la grande favorita. Con un tweet pubblicato dopo la lettera con cui ha annunciato il ritiro, infatti, Biden ha detto che intende sostenere una candidatura alla presidenza della sua vice, peraltro la prima donna nera a diventare vicepresidente dopo le scorse elezioni presidenziali. Scegliere Harris, che in passato è stata procuratrice a San Francisco e senatrice della California, è stata «la miglior decisione che abbia preso», ha detto Biden. «Oggi voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest’anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo».
Biden è già oggi il più anziano presidente statunitense di sempre, alla fine di un suo secondo mandato avrebbe avuto 86 anni. Nell’ultimo periodo Biden era apparso fragile e poco lucido, inanellando diverse figuracce fra lapsus e frasi ritenute inopportune. L’attentato contro Trump di sabato 13 luglio aveva distolto per alcuni giorni l’attenzione dei media statunitensi da questa storia, complice anche il successivo inizio della convention del Partito Repubblicano, ma i consensi per Biden avevano continuato a precipitare. Erano proseguite quindi anche le pressioni perché si dimettesse da parte di parlamentari e dirigenti del partito, che consideravano a quel punto scontata una sua sconfitta, visto che sondaggio dopo sondaggio anche gli elettori Democratici chiedevano in maggioranza di cambiare candidato.