Gli acufeni sono un segnale da non sottovalutare. Potrebbero essere infatti il segnale di altre malattie, ad esempio l’otosclerosi. L’otosclerosi è una malattia dell’osso della capsula otica che causa un anomalo accumulo di osso neoformato a livello della finestra ovale. È una patologia genetica o acquisita che colpisce le strutture ossee.
Nell’otosclerosi l’osso neoformato interessa la staffa e ne riduce la mobilità, causando ipoacusia trasmissiva. Infatti l’onda sonora viene convogliata dal padiglione auricolare verso la membrana timpanica che vibrando trasmette l’onda sonora alla catena ossiculare che trasmette la stessa alla coclea o chiocciola. Nella coclea, struttura nobile, l’onda sonora viene trasformata in impulsi sonori che viaggiano lungo il nervo acustico per raggiungere l’area acustica del nostro cervello: questo è il meccanismo grazie al quale noi sentiamo. Nell’otosclerosi la formazione di tessuto osseo anomalo a livello della staffa (uno dei tre ossicini della catena ossiculare) non permette la trasmissione dell’onda sonora alla coclea e quindi il paziente presenta una ipoacusia definita “trasmissiva”.
L’otosclerosi può anche essere causa di ipoacusia neurosensoriale quando i focolai otosclerotici si localizzano a livello della scala media, o quando si medializza e interessa la coclea o chiocciola, casi abbastanza rari. Nella maggior parte dei casi colpisce entrambe le orecchie. Oltre a provocare sordità progressiva, prima monolaterale ma successivamente spesso bilaterale, può subire accelerazioni durante la maternità e l’allattamento per un influsso ormonale sul metabolismo dell’osso, l’otosclerosi è in genere caratterizzata da acufeni ma mai da vertigine, otalgia e/o otorrea.
Le cause dell’acufene possono essere varie. L’acufene, infatti, può essere originato da una causa o da più cause motivo per il quale il paziente deve essere visitato, se il caso lo necessita, non solo dall’otorinolaringoiatra ma anche da altri specialisti, quindi la valutazione specialistica varia da caso a caso. Il paziente deve essere sottoposto ad una serie di esami strumentali. Tra gli strumenti a disposizione del Centro Siciliano Acufene c’è uno strumento di ultima generazione (che in tutta la Sicilia è presente in altre 6-7 strutture), creato per studiare con tantissimi test e con esami audiologici di primo livello, i pazienti acufenici o con ipoacusia. Questo innovativo strumento permette di testare le frequenze sino a 20000 Hz (quindi ultrasuoni) che non sono rilevabili con i comuni strumenti audiologici che comunemente arrivano a testare solo sino a 8000 Hz, e di studiare accuratamente i pazienti con acufene e i pazienti con ipoacusia.
Solitamente il trattamento dell’otosclerosi è chirurgico eseguendo una stapedectomia ossia sostituendo la staffa fibrotica con una microprotesi dell’orecchio. Ma in alcuni casi può essere utile anche la riabilitazione sonora tramite TRT. La terapia del suono consiste in una stimolazione acustica eseguita con l’ausilio di generatori di suoni, ambientali, personali, amplificatori protesici, i quali determinano un mascheramento totale o parziale dell’acufene. La stimolazione acustica, sfruttando la plasticità neuronale, attiva dei meccanismi di rimodellamento delle vie uditive che si traduce in allenamento e abitudine all’acufene da parte del paziente il quale ottiene un notevole miglioramento della sua qualità di vita. Quindi la TRT è una terapia di riallenamento o di riprogrammazione dei filtri cerebrali, sotto corticali, con finalità di amplificare o attenuare i segnali sonori prima di inviarli al cervello, riducendo o eliminando il fastidio dell’acufene.