Invoca la legittima difesa Massimo Adriatici, avvocato e assessore leghista alla Sicurezza del comune di Voghera, che avrebbe sparato un colpo di pistola contro un cittadino marocchino di trentanove anni uccidendolo. Secondo le prime ricostruzioni, effettuate dai carabinieri, sembra che prima della sparatoria ci sia stata una violenta discussione tra Adriatici e la sua vittima. Adriatici ha dichiarato di aver chiamato la polizia per far arrivare una pattuglia in piazza Meardi, perché l’uomo infastidiva gli astanti di un bar. Quest’ultimo lo avrebbe sentito mentre faceva la telefonata e gli si sarebbe avvicinato: di lì sarebbe cominciata una lite, degenerata poi in una colluttazione. «Sentendo la mia telefonata mi ha spinto facendomi cadere. Il colpo di pistola mi è partito cadendo», avrebbe detto Adriatici agli inquirenti. La sua pistola, calibro 22, pare regolarmente detenuta.
Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza di una giunta di centrodestra, è avvocato penalista, ex sovrintendente di Polizia e docente di Diritto penale alla Scuola allievi agenti di polizia del Piemonte. In un’intervista alla «Provincia Pavese» del 29 marzo 2018 affermava che «l’uso di un’arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli. Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altro mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l’extrema ratio, l’ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre».
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Aveva recentemente emesso un’ordinanza valida fino al 18 agosto che proibiva per l’estate ai bar «di detenere e conservare bevande alcoliche di qualunque genere e gradazione a temperatura inferiore a quella ambiente abbassata mediante utilizzo di sistemi o apparecchi di refrigerazione e rinfrescamento». In pratica gli esercenti non possono a Voghera conservare in frigorifero bevande alcoliche; il divieto non riguarda pizzerie e alimentari da asporto «dove la vendita di bevande alcoliche a temperatura inferiore a quella ambientale è consentita solo se abbinata alla vendita di alimenti prodotti o cucinati al momento». L’assessore aveva giustificato il provvedimento dicendo che serviva per prevenire episodi molesti dovuti all’abuso di alcol. Non si sa se la sera dell’accaduto l’assessore stesse girando in centro a Voghera per capire se la sua ordinanza venisse rispettata.
In difesa di Adriatici si sono subito mossi i membri della Lega, a partire dal segretario Matteo Salvini: «Altro che Far West – ha detto – si fa strada l’ipotesi della legittima difesa». «Prima di condannare una persona perbene che si è vista aggredita e avrebbe reagito aspettiamo la ricostruzione dei fatti. Non ci sono cittadini che con il legittimo possesso delle armi vanno in giro a sparare, a fronte di una aggressione come extrema ratio — ha aggiunto — ovviamente la difesa è sempre legittima». Il deputato leghista Angelo Ciocca, a caldo, ha postato su Twitter: «Se non fosse stato per un assessore leghista intervenuto a difesa di una donna molestata, ora staremmo parlando di violenza su una donna innocente. La morte è sempre da scongiurare, ma la dinamica è di legittima difesa».
Opposta la posizione di Alan Ferrari, vicepresidente vicario dei senatori del Pd: «Mi auguro che la Lega al più presto prenda le distanze dal gesto di Adriatici. La giustizia “fai da te” non ha cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza». Il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli ha dichiarato: «Non conosciamo la dinamica ma confidiamo nell’operato della magistratura. L’assessore si è autosospeso dall’incarico».