Anche la Germania si arrende all’evidenza che la pandemia è ancora troppo aggressiva per allentare la stretta: la cancelliera Angela Merkel, dopo un incontro con i Länder, ha deciso un’ulteriore proroga del lockdown fino al 18 aprile. Tra le altre misure, l’obbligo di due test a settimana per chi non può lavorare da casa e la quarantena per chi rientra dall’estero, fatta salva la raccomandazione di limitare al massimo i viaggi. Sperando di scoraggiare, ad esempio, i tanti tedeschi che hanno già prenotato le vacanze di Pasqua.
Il governo tedesco sembra dunque aver accolto l’appello lanciato negli scorsi giorni dai medici tedeschi di terapia intensiva. «Entriamo adesso nella terza ondata e con un livello di pazienti molto alto in terapia intensiva. Avevamo messo in guardia da questo rischio a metà febbraio e siamo molto preoccupati», affermano i camici bianchi della associazione Divi. Posizione condivisa anche dall’epidemiologo del Robert Koch Institute, Dirk Brockmann, che negli scorsi giorni aveva evidenziato come l’allentamento delle restrizioni si fosse tradotto nel Paese in una «crescita esponenziale» dei nuovi casi di coronavirus.
La Germania rimanda quindi il piano di aperture in 5 step, che prevedeva per il 4 aprile il via libera alla ristorazione all’aperto e alle attività culturali e sportive. Restano però ancora da chiarire alcuni aspetti: secondo quanto riporta la Bild, il governo Merkel e i Länder non hanno trovato l’intesa sulle restrizioni per la Pasqua e sulla chiusura della scuole. Per quanto riguarda le feste, la bozza di accordo prevede che una famiglia può incontrarsi con un massimo di altre quattro persone e che sono possibili anche incontri tra più nuclei familiari. Alcuni presidenti dei Länder vorrebbero invece vietare completamente le visite.
Sulle scuole, la bozza prevede la chiusura per tutti gli istituti che si trovano in area con un’incidenza superiore a 100, se non garantiscono almeno due cicli di tamponi a settimana. Gli Stati federali però si oppongono, perché vogliono decidere autonomamente sulle aperture scolastiche.