Realizzare calcoli di 10mila anni in soli tre minuti: un computer di Google ha raggiunto la supremazia quantistica. O almeno così pare. L’annuncio a firma di un ricercatore, prima pubblicato sul sito della Nasa e poi rimosso, è stato riportato dal Financial Times. Ed è da considerare come un’autentica pietra miliare nel campo dell’informatica quantistica. Mai nessuna macchina, infatti, era arrivata a tanto. Il super computer di Google sarebbe in grado di eseguire calcoli a velocità mai vista: in 3 minuti e 20 secondi eseguirebbe ciò che un attuale computer avanzato farebbe in 10mila anni.
Da anni, ormai, Google, così come Ibm, Microsoft, Intel e altri big tecnologici stanno lavorando per costruire computer quantistici sempre più performanti. Si tratta di macchine basate su architetture del tutto differenti rispetto ai computer classici. Questi ultimi si basano sul bit, un’unità binaria che ragiona secondo il principio di acceso e spento o 1 e 0. La controparte quantica invece si basa sui qubit che possono essere accesi e spenti contemporaneamente, sia 1 che 0 insomma, offrendo più soluzioni contemporaneamente. Un esempio: immaginate di cercare la parola ‘quantistico’ in un documento. Anche se non ce ne accorgiamo, il computer classico procede riga per riga a cercare quella parola. E la trova un numero x di volte in un’unità di tempo. Il computer quantistico è come se avesse davanti tutte le pagine del documento contemporaneamente, su ‘strati’ diversi, riducendo di molto i tempi di risoluzione dell’operazione richiesta. Questa capacità, che può risultare non fondamentale nella ricerca di una parola nel testo, può esserlo se il problema da risolvere è molto più grande.
«Questo drastico aumento di velocità rispetto a tutti gli algoritmi noti fornisce una realizzazione sperimentale della supremazia quantistica su un compito computazionale e preannuncia l’avvento di un paradigma informatico atteso da tempo», si leggeva nel documento postato per errore da Google sul sito della Nasa: «Per quanto ne sappiamo, questo esperimento segna il primo calcolo che può essere eseguito solo su un processore quantico». Fino a oggi la difficoltà a mantenere il comportamento quantico dei qubit per un periodo di tempo utilizzabile, chiamato anche tempo di coerenza, ha impedito ai ricercatori di dimostrare qualsiasi tipo di accelerazione quantistica. Anche per questo, l’annuncio Google sarebbe un primato mondiale. Al momento non ci sono molti dettagli su quale calcolo abbia eseguito il computer di Big G, ma i numeri sono eloquenti.
L’idea di un computer quantistico nasce negli anni Ottanta. Alcuni fisici e matematici hanno cominciato a chiedersi: siamo nell’era dell’informazione, ma come sarebbe un computer in grado di seguire le logiche della fisica quantistica invece che quelle della fisica classica? Anche se una accelerata si è avuta solo nell’ultimo decennio: sono stati messi a punto i primi computer e si è aperta una sfida che ora coinvolge le più grosse società informatiche al mondo. E a quanto pare Google è in pole position.
Sulle applicazioni pratiche invece è campo aperto. Il computer quantico potrà, per esempio, scoprire nuovi materiali o nuovi farmaci, prevedere con precisione il meteo, completare il sequenziamento del Dna. Le prospettive sono interessanti e non a caso all’interno di questo campo troviamo, oltre a Google e i big della tecnologia, anche centri di ricerca come quelli del Mit e di Harvard e i loro corrispettivi in Russia e Cina. L’Unione Europea da parte sua ha investito un miliardo di euro nei prossimi dieci anni.