Iniziano a emergere con maggiore chiarezza le cause dell’incidente che hanno portato al crollo del Francis Scott Key Bridge di Baltimora. All’una e trenta del 26 marzo (ora locale), la nave portacontainers Dali battente bandiera di Singapore ha urtato uno dei piloni che sorreggevano la struttura, determinandone il crollo. Il ponte era aperto alla circolazione e, quindi, diverse autovetture sono precipitate nelle gelide acque sottostanti, che in questi giorni non superano mai lo zero.
Il Francis Scott Key Bridge si trovava sulla foce del fiume Patapsco, che si riversa nella baia di Chesapeake. Dopo il crollo due persone erano state soccorse (una è in ospedale in condizioni gravi, mentre l’altra non è stata ricoverata). Sono state, invece, interrotte le ricerche delle sei persone ancora disperse. Tutte e otto erano operai di una società edile, la Brawner Builders, che esegue regolarmente lavori di manutenzione dei ponti gestiti nello stato del Maryland. Gli otto operai stavano riparando la carreggiata del ponte nel momento in cui la nave lo ha colpito. I sei dispersi erano immigrati provenienti da El Salvador, Guatemala, Honduras e Messico, ma non sono ancora state diffuse altre informazioni sulla loro identità.
Non si sa ancora come mai la nave portacontainer si sia scontrata contro il ponte. Si sa che, prima di scontrarsi l’equipaggio della nave aveva inviato un avviso di emergenza dicendo di averne perso il controllo: questo aveva permesso alle autorità di sgomberare quasi del tutto il ponte e deviare il traffico su altre strade. Al momento dell’impatto quindi le automobili sul ponte erano poche, ma c’era comunque una squadra di operai che stava riparando delle buche.
Dalle prime ricostruzioni di quanto successo, sembra che prima dell’incidente i motori della nave avessero perso potenza, probabilmente per un’avaria, facendo perdere il controllo all’equipaggio. Inoltre nei video dell’incidente pubblicati sui social network si vedono le luci della nave spegnersi ripetutamente, poco prima dell’impatto contro un pilone del ponte, segno che a bordo c’era stato un blackout, e che la nave stava andando alla deriva.
La nave era salpata dal porto di Baltimora a mezzanotte e 44 minuti, e alle ore 1:26 aveva iniziato ad andare fuori rotta. «Bloccate tutto il traffico sul Key Bridge. C’è una nave che si avvicina che ha appena perso il controllo», si sente dire a un funzionario dell’Autorità dei trasporti del Maryland in una comunicazione radio diffusa nelle scorse ore.
Ovviamente, le indagini dovranno essere condotte ancora più a fondo, per individuare le ragioni per le quali c’è stato il problema tecnico e, intanto, l’intero traffico marittimo è stato sospeso nel porto di Baltimora. La nave Dali batte bandiera di Singapore e il Paese si è reso completamente disponibile a collaborare per accertare ogni aspetto dell’incidente: «L’Autorità marittima e portuale di Singapore fornirà piena collaborazione alla Guardia Costiera statunitense nelle sue indagini»