La prevenzione delle pandemie sarà coordinata a livello internazionale da un nuovo trattato. Che ciò si traduca in una tecnocrazia globale è il timore di molti. Il 1° febbraio 2023 l’Oms ha pubblicato un documento intitolato “bozza zero” del Who Ca+, abbreviazione di Who convention, agreement or other international instrument on pandemic prevention, preparedness and response (Convenzione, accordo o altro strumento internazionale dell’Oms su prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie).
Quella che è appunto ancora una bozza di trattato si prefigge di aiutare «ad assicurare che vaccini, farmaci e kit diagnostici siano distribuiti in maniera più equa nel mondo a partire dalla prossima pandemia, in maniera tale da evitare le pericolose divisioni interne che si sono viste durante la passata crisi Covid». Nel frattempo, benché formalmente la bozza riconosca la sovranità dei singoli Stati in materia di salute, molti sono i passaggi che fanno discutere, destando il timore che l’Oms possa essere investita di poteri decisionali di governance globale.
Ad esempio all’articolo 8, dove si fa riferimento proprio al concetto di sovranità, si specifica tuttavia: «Le parti dovranno anche mostrare di essere capaci di accelerare il processo di approvazione di prodotti legati alla pandemia per utilizzo d’emergenza, dovranno legiferare contro prodotti legati alla pandemia che non siano conformi». Il riferimento è chiaramente ai cosiddetti vaccini, anche se non sono espressamente menzionati.
Giovanni Frajese, noto endocrinologo, fra i pochi medici non allineati, ha esposto le modifiche al nuovo Trattato Pandemico proposto dall’Oms. Ebbene, rispetto al documento originario del 2005, nelle nuove linee guida “scompaiono” alcune parole. Se, nella versione precedente, come è naturale, era scritto che le compilazioni avvenivano «con il pieno rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone». Questa frase non c’è più: è stata espunta, decurtata dal testo. E non è un problema semantico: ne consegue, evidentemente, che i signori della World Health Organization non vogliono che ci sia né rispetto della dignità né dei diritti umani, né tantomeno delle libertà individuali. Tale cambio di paradigma impone, invoca Frajese, che i governi prendano atto che qualcuno voglia mettere in campo questo sistema senza regole, e se cediamo la nostra “sovranità farmacologica” all’Oms, il modello che loro prevedono non contempla la dignità e la libertà dei cittadini.
Dottor Giovanni Frajese e le nuove disposizioni richieste dall’OMS ⛔️ pic.twitter.com/FAthay0grF
— Adriano Valente (@Adriano72197026) March 1, 2023
Negli Stati Uniti è attualmente in corso la negoziazione del trattato tra il governo presieduto da Joe Biden e l’Oms. Il Consiglio europeo ha dato il via libera ad aprire le trattative con l’Oms a marzo 2022, prefiggendosi di avere degli aggiornamenti in tempo utile per la 76esima assemblea dell’Oms, in agenda dal 21 al 30 maggio 2023. L’obiettivo europeo è di adottare il documento nel 2024.