La dodicesima in Italia, l’unica al Sud. Giovanna Spatari è anche la prima donna ad essere stata eletta rettore dell’Università di Messina. La professoressa Sparati, ordinaria di Medicina del lavoro, con ben 624 preferenze, ha battuto al ballottaggio il direttore del dipartimento di Economia Michele Limosani (che ha raccolto 555 voti). Una manciata di voti di differenza che però racconta ancora una volta come nel nostro Paese, forse, qualcosa stia cambiando. Dalla premier Giorgia Meloni alla presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra, sempre più donne, anche in Italia, stanno finalmente raggiungendo posizioni di vertice e di comando.
Non solo una donna, Giovanna Iannantuoni, a capo della Crui (la Conferenza dei rettori delle università italiane), con Giovanna Spatari il numero di donne rettrici in Italia sale a 12. Le altre (oltre alla stessa Giovanna Iannantuoni di Milano Bicocca) sono: Paola Inverardi, (Gran Sasso Science Institute), Tiziana Lippiello (Ca’ Foscari di Venezia), Daniela Mapelli, (Università degli Studi di Padova), Maria Grazia Monaci (Valle d’Aosta), Sabina Nuti (Sant’Anna di Pisa), Alessandra Petrucci, (Università degli Studi di Firenze), Antonella Polimeni (Sapienza di Roma), Laura Ramaciotti, (Università degli Studi di Ferrara), Mariagrazia Russo (Università degli Studi Internazionali di Roma), Donatella Sciuto (Politecnico di Milano). Spatari sarà la dodicesima su 83 e l’unica in tutto il Sud (da Roma in giù si contano solo uomini).
Volutamente nella sua campagna elettorale non ha voluto puntare sull’essere donna ma sulla sua preparazione di docente e ricercatrice. Ma subito dopo la proclamazione, la prima dedica è ad Antonella Cocchiara e Angela Bottari, recentemente scomparsa, e a tutte le donne che si sono impegnate per la parità di genere. La prima in qualità di docente universitaria appassionata e anima del corso “Donne, politica, istituzioni”; la seconda come prima parlamentare donna a Messina e pioniera della legislazione sul piano dei diritti. «Dedico l’elezione della prima Rettrice donna di questa Università ad Antonella Cocchiara, Angela Bottari ed a tutte le altre compagne di questo incredibile viaggio – ha detto Spatari – Esistiamo e lavoriamo perché ci sono gli studenti, che rappresentano il nostro target di riferimento più importante e per il quale dobbiamo spendere tutte le nostre energie. Lotterò per garantire loro un’ Università sempre più moderna ed al passo coi tempi, affinché non debbano più prendere treni o aerei per studiare in altre sedi e possano crescere ed affacciarsi al domani con fiducia e fierezza insieme a noi».
Giovanna Spatari è stata prorettrice al Welfare e Politiche di genere dell’Università di Messina; ha presieduto il Cpo (Comitato pari opportunità) ed è stata vicepresidente del Cug (Comitato unico di garanzia dell’Ateneo peloritano). Diversi gli incarichi in atto. Tra questi, anche, i ruoli di componente della Commissione consultiva permanente per la Salute e sicurezza sul lavoro istituita presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di componente del Tavolo tecnico per lo Studio delle criticità emergenti dall’attuazione del regolamento dell’assistenza ospedaliera. È, attualmente, delegata ai temi di genere della Federazione italiana società mediche (Fism) e referente regionale dell’Osservatorio nazionale sulla salute delle donne (Onda). Presiede la Società italiana di Medicina del lavoro (Siml) ed è direttrice del Oai dei Servizi presso l’Aou “G. Martino” di Messina. Gli ambiti di ricerca di Spatari spaziano dalla Medicina del lavoro sino agli studi sulle tematiche di stretta attualità connesse alla violenza di genere ed alla tutela della salute delle donne nei luoghi di lavoro. Membro attivo di diversi gruppi di ricerca, Spatari è autrice di oltre 120 pubblicazioni scientifiche inerenti la Medicina del lavoro edite in riviste a carattere locale, regionale, nazionale ed internazionale.