Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha dichiarato in una nota ufficiale che il ministro Matteo Salvini «negli undici mesi di permanenza al Viminale, ha utilizzato gli aerei della Polizia di Stato per 19 tratte, per la durata media di un’ora, che fanno riferimento a 10 giorni». La Corte dei Conti ha aperto un fascicolo sui “voli di Stato” del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in quanto accusato di aver usufruito dei mezzi della Polizia per il suo tour elettorale. Secondo un’inchiesta di Repubblica, per mascherare un impegno privato di un mezzo dello Stato, il ministro avrebbe unito gli impegni da segretario della Lega a quelli attinenti al suo ministero.
La lista di voli resa pubblica riporta soltanto gli impegni istituzionali. Ad esempio mercoledì 16 gennaio, riporta Repubblica, il bimotore della Polizia porta il ministro a Cagliari per “il comitato provinciale sulla sicurezza”. E subito dopo il leader leghista ha tre incontri di partito – a Quartu, Oristano e Alghero – in vista delle elezioni. La stessa cosa era avvenuta il 4 gennaio: la lista del Viminale indica un volo per “il comitato provinciale sulla sicurezza a Pescara”. A cui segue la manifestazione d’apertura della campagna elettorale leghista per le regionali in Abruzzo.
«Nessun abuso, nessuna irregolarità, nessun volo di Stato o della Polizia per fare comizi – ha commentato Salvini – ma sempre per impegni istituzionali». La trasparenza per legge sui voli di Stato compiuti dai ministri della Repubblica del governo gialloverde a bordo degli aerei del 31esimo Stormo dell’Aeronautica segnala 116 voli di Stato fra giugno 2018 e marzo 2019. C’è infatti un obbligo di legge a pubblicare l’elenco dei voli che devono essere specificamente autorizzati e resi pubblici sulla pagina web di palazzo Chigi “Voli di Stato”. Sono conteggiati anche i voli sanitari e umanitari autorizzati. Restano fuori dall’elenco i «voli segreti per ragioni di Stato» e i voli effettuati dal premier Giuseppe Conte, dai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal presidente della Corte costituzionale Giorgio Lattanzi.
Guida la classifica sull’uso dei voli di Stato la ministra della Difesa Elisabetta Trenta a quota 66, seguita dal ministro dell’Interno e vicempremier Matteo Salvini con 22. Segue il ministro dell’Economia Giovanni Tria con 10, quello degli Esteri Enzo Moavero con 9. Poi c’è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede con 4, il ministro per gli Affari regionali e l’autonomia Erika Stefani con 3 e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa con 2. In totale 116 voli in dieci mesi (i dati di aprile non sono disponibili).