Come avevo avvisato nell’articolo sui pre-ascolti, per una valutazione definitiva bisogna aspettare la prova del palco dell’Ariston. Quando si aggiungono l’effetto dell’orchestra e l’interpretazione “live” dell’artista. E le valutazioni possono cambiare. In meglio o in peggio. Stasera le dodici canzoni saranno votate dalla Giuria Demoscopica. All’esito delle votazioni, verrà stilata una classifica.
Questa la nostra pagella delle 12 canzoni che saranno in gara oggi.
“Me ne frego” – Achille Lauro – 4
Questa volta non c’è l’effetto sorpresa di “Rolls Royce”, la canzone che lo mise al centro dell’attenzione e delle polemiche lo scorso anno. Una banale canzone da discoteca in quattro quarti su un amore tossico. La frase: “Sì sono ubriaco e annego / o sì me ne frego davvero”.
“Rosso di rabbia” – Anastasio – 7
Al secondo ascolto, spazza via ogni perplessità. E la rabbia esplode in un rock & rap alla Linkin’ Park molto travolgente. Forse fa un passo indietro dal punto di vista della narrazione, ma migliora musicalmente.
“Sincero” – Bugo e Morgan – 6.5
Altro brano che migliora ascoltandolo sul palco. I due mettono grinta ed energia, creando una bella commistione tra il “classico” Morgan e il rocker Bugo. Riescono a riscattare il peccato originale per aver scopiazzato malamente Franco Battiato.
“Fare rumore” – Diodato – 7
Obliqua, curiosa, irregolare eppure una ballata tradizionale, parla di un amore finito sul quale è calato un silenzio innaturale. Un testo poetico che ha ottenuto il Premio Lunezia. Efficace l’interpretazione del cantante tarantino.
“Andromeda” – Elodie – 5
Meglio su disco il brano che Mahmood ha affidato alla bella Elodie. Un frullato di trap, disco dance, urban sound, elettronica, effetti spaziali con una citazione di Nina Simone. Un pezzo in continuo mutamento, difficile e rischioso. Dal suo canto, Elodie sembra ancora incerta se essere una cantante da talent, una trapper o una modella.
“Finalmente io” – Irene Grandi – 8
È un abito cucito addosso alla cantante toscana alla perfezione da Vasco Rossi, con la complicità di Gaetano Curreri. Un vestito che lei indossa benissimo, con sensualità e aggressività. Gioiosa e solare. Si vede che sta da Dio quando canta, come recita il testo.
“Carioca” – Raphael Gualazzi – 5
Il cocktail di ritmi cubani e atmosfere urban non guadagna nulla, anzi perde un po’ di colore, nonostante l’apporto della variopinta e divertente Ottolini Jazz Band.
“Il confronto” – Marco Masini – 4
Vecchia la canzone, vecchio lo stile, vecchio lui con quella barba da finto hipster. Dà tutto il suo peggio.
“Niente (resilienza 74)” – Rita Pavone – 8
Di qualunque idea politica siate, dovete inchinarvi davanti a un’artista settantaquattrenne che canta con grinta e rabbia un brano rock, saltellando e ballando come una ventenne.
“Lo sappiamo entrambi” – Riki – 4
Più pupo che secchione. Ci si chiede il motivo per cui lui si trovi tra i “big” e la band di Eugenio in Via di Gioia tra le Nuove Proposte. Una monotona ballata adolescenziale.
“Dov’è” – Le Vibrazioni – 4.5
Il cantante Francesco Sarcina ormai è il protagonista del gossip, tra matrimoni falliti e presunte amanti. La canzone autobiografica racconta la solitudine dopo un amore finito. C’è un piano beatlesiano all’inizio, ma poi la band si perde su territori ormai troppo battuti. Inutile. Il mezzo punto in più per la trovata del linguaggio dei segni che si trasforma in una sorta di danza.
“Il sole ad Est” – Alberto Urso – 4
Ballata romantica e barocca con ambizioni da romanza, come la voce, più pop che tenorile. Il tenorino messinese sembra più Al Bano che Bocelli.
In gara anche quattro degli otto giovani in gara nella sezione delle “Nuove proposte”. I quattro si esibiranno in due coppie a “sfida diretta”. La Giuria Demoscopica giudicherà le due canzoni che accederanno alla serata di venerdì:
“Tsunami” – Eugenio in Via Di Gioia – 7
Divertente pezzo tra marimba ed elettronica. Candidati alla vittoria.
“Due noi” – Fadi – 5
Un Battisti dalla pelle nera.
“Vai bene così” – Leo Gassmann – 6
Figlio d’arte dall’aspetto che piacerà al pubblico femminile. Presenta una canzone difficile, ma intrigante, con un finale esotico.
“8 marzo” – Tecla Insolia – 6
Un po’ di Sicilia sulla riviera ligure: la carta di identità riporta Varese come città di nascita e Piombino come residenza, ma la ragazza, che a gennaio ha compiuto 16 anni, ha radici siracusane, la mamma è di Solarino e il papà di Floridia.