L’originale contributo glottodidattico di Rosalba Anzalone nel testo “Leggere, Sentire, Comprendere” (Edizioni Limerick, 2020) risulta una proposta metodologico-didattica estremamente valida nell’apprendimento comunicativo sia dell’italiano come L1 sia delle lingue altre come L2.
Il libro è una raccolta di poesie dell’autrice, dove vengono presentati in un raffinato linguaggio poetico diversi concetti metaforici universali, dalla nozione di “tempo che scorre inesorabilmente” alle “parole del cuore”, dai sogni e i ricordi, ai rimpianti e alla speranza, dalla tristezza, e l’amore, allo smarrimento e all’incanto davanti ad un tramonto. Tutte immagini universali della nostra psiche la cui natura è poetica secondo James Hillman.
La poesia come linguaggio immaginativo è, fra i diversi linguaggi, quello che permette di attivare nel discente, proprio per la sua natura metaforica, la “memoria profonda” di un individuo. Infatti, il linguaggio poetico è capace di attivare nelle reti sinaptiche delle aree linguistiche, proprio per l’emotività che lo caratterizza, ciò che viene definito dagli specialisti delle scienze neuro-cognitive il “Long Term Potential”, un “Potenziale a lungo termine”, un processo di intensa e veloce comunicazione sinaptica duratura nel tempo che crea nuovi tessuti neuro-fisiologici, plastici, della “Memoria a Lungo Termine”.
L’empatia, attraverso l’attivazione del meccanismo dei neuroni specchio ha un ruolo fondamentale nell’apprendimento linguistico. Il discente se viene coinvolto nella comunicazione empatica attraverso una lettura e una decodifica emotiva, immaginativa, sensoriale, come avviene con il testo poetico, attiverà i processi empatici che lasceranno un imprinting duraturo nella “memoria profonda”. In altri termini il processo di attivazione empatica nell’apprendimento linguistico crea nel nostro cervello/mente nuove sinapsi, cioè un nuovo tessuto neuro-fisiologico che interagisce con la rete sinaptica già esistente nel nostro cervello/mente.
La glottodidattica era pensata fino a qualche tempo fa come una semplice applicazione della linguistica teorica all’apprendimento delle lingue. Il superamento di questa visione riduttiva all’apprendimento linguistico scaturisce da una nuova visione della glottodidattica, che poggia le basi sulle continue scoperte, anche recenti, dei meccanismi di acquisizione linguistica sia della L1 sia della L2, diversa dalla lingua madre. Nell’apprendimento linguistico, quindi, sono coinvolti molteplici fattori – cognitivi, psicologici, neurologici, emotivi, affettivi relazionali – che entrano tutti in gioco in un processo olistico di interazioni.
Da queste riflessioni appare evidente che la lingua e il linguaggio non nascono solo dalla cognizione. Emotività e processi cognitivi ed empatici non sono disgiunti e l’apprendimento linguistico è una strategia neuronale di tipo olistico, pluridimensionale.
È da ribadire che il testo poetico, per la sua specificità metaforica, viene “compreso” e interpretato in maniera relativistica, nel senso che è legato ai meccanismi e ai processi di decodificazione-comprensione soggettiva dei significati del mondo.
La comprensione e l’interpretazione del testo poetico è un processo ermeneutico rielaborativo sia dei significati soggettivi relativistici sia degli aspetti formali metaforici. L’immagine del “tramonto” nel testo poetico “allor che il sole / brucia un altro giorno / entra in relazione a livello ermeneutico/interpretativo all’immagine del “tramonto” già codificata nella memoria profonda del soggetto intrepretante. Immagini soggettive stratificate nel tempo che assumono significati diversi.
Ad esempio, la nozione del tempo antropomorfico nel dettato poetico, assume significati diversi in ambito immaginativo interpretativo, il tempo come rappresentazione mentale di un fiume che scorre, o come un’entità già trascorsa che lasciamo dietro di noi, o come cambiamento delle cose del mondo e di noi stessi. Ecco perché la poesia come strategia glottodidattica attiva processi creativi di ritestualizzazione anche culturale dei significati metaforici.
Salvatore Maiorana