A scuola anche d’estate. È la proposta del ministero dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per potenziare le proprie competenze e recuperare la socialità. Sono 5.800 le scuole italiane che hanno presentato progetti per ricevere le risorse del Programma operativo nazionale (Pon). In Italia le scuole pubbliche sono circa 53 mila, dunque, all’iniziativa ha aderito circa l’11% degli istituti. «Oltre 5.800 istituti tra scuole statali e paritarie – spiega Bianchi- hanno presentato progetti per ricevere le risorse Pon. Le domande si chiudevano ieri. Mi sembra un bel segnale. Per il Piano estate le scuole dispongono anche dei 150 milioni del decreto Sostegni».
«Il Covid ci ha fatto scoprire una cosa che sembrava scontata: la centralità della scuola. Lo abbiamo visto quando il ritorno a scuola è stato atteso e poi accolto con gioia da tutta la comunità. La scuola è una priorità ancora lo dimostrano le risorse messe nel decreto Sostegni bis e poi nel Pnrr. E il patto sulla scuola siglato giovedì con i sindacati segue quel percorso di dialogo continuo per rimetterla al centro: intervenire sulla scuola significa intervenire sul futuro di un Paese, è la cartina tornasole del funzionamento di un Paese», afferma il ministro Bianchi in un’intervista a Il Corriere della Sera.
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Quanto all’esame di maturità senza prove scritte, Bianchi ha spiegato che in realtà una prova scritta c’è: «A marzo è stato dato un elaborato su cui i ragazzi hanno dovuto lavorare e che diventa la base per il colloquio. L’esame di maturità sarà vedere la capacità dei ragazzi di affrontare un tema, elaborarlo e poi spiegarlo: saperlo fare io credo sia fondamentale per affrontare la vita da adulti». Questa formula verrà mantenuta anche in futuro? «Ora vediamo come va l’esame. Poi faremo una valutazione», ha risposto il ministro, rassicurando gli studenti che temono bocciature: «Abbiamo chiesto ai docenti di tenere conto dell’anno particolare vissuto dai ragazzi».
Il rientro a settembre «sarà in piena sicurezza», promette Bianchi, «stiamo lavorando molto con gli altri ministeri, le Regioni, le Province e i Comuni affinché questo avvenga. Valuto positivamente l’idea della Regione Lazio di vaccinare subito i ragazzi che dovranno fare la maturità e attendiamo il 28 maggio il responso dell’Ema sul vaccino per la fascia 12-16 anni. Contiamo molto su questo». C’è speranza anche per i banchi a rotelle, che secondo il ministro non si riveleranno del tutto inutili: «Le scuole nella loro autonomia sapranno come utilizzarli».