Iperidrosi è il nome dell’imbarazzante patologia dell’eccessiva sudorazione. Le parti del corpo più colpite e che creano maggio disagio sono mani, piedi e ascelle. E soprattutto durante i mesi più caldi può diventare un vero e proprio ostacolo alla vita sociale. Pensiamo al fatto di dare una mano tutta sudaticcia quando ci si presenta, oppure ai piedi tanto sudati da essere maleodoranti o all’alone sotto l’ascella che ci costringe a ripetuti cambi d’abito. Non tutti sanno, però, che la tossina botulinica non spiana solo le rughe d’espressione ma può essere utilizzata per contrastare la sudorazione eccessiva. Ne abbiamo parlato con la dr.ssa Antonella Gallodoro, medico chirurgo specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.
Che cos’è l’iperidrosi?
«L’iperidrosi è una condizione medica per la quale il corpo suda più del normale. Ne soffre l’1% della popolazione, può interessare tutto il corpo ma spesso l’eccesso di sudore interessa le regioni palmari e plantari, le ascelle e le regioni genitali al punto che può diventare, per l’individuo che ne soffre, invalidante dal punto di vista psico-sociale. La cute del nostro corpo contiene dai 2 ai 5 milioni di piccole ghiandole deputate alla produzione di sudore particolarmente concentrate sul capo, ai cavi ascellari, al palmo delle mani ed alle piante dei piedi. La principale funzione della sudorazione è quella di regolare la temperatura corporea in quanto l’evaporazione del sudore sottrae calore al corpo e conseguentemente lo raffredda. In condizioni di normali l’attività delle ghiandole sudoripare si svolge in modo inapparente, diviene invece evidente in risposta a diversi stimoli fisici, nervosi, psichici, chimici e metabolici. E in alcuni casi può diventare eccessiva. Una causa certa e precisa dell’iperidrosi non si conosce sebbene le ghiandole sudoripare possono essere stimolate da: esercizio fisico, caldo eccessivo, assunzione di bevande alcoliche, caffè, cibi piccanti, situazioni di stress e di ansia».
Quali sono le terapie mediche più utilizzate per combattere l’iperidrosi?
«Normalmente si ricorre a lavaggi frequenti con detergenti non troppo aggressivi, applicazione di polveri e/o creme antibatterici e assorbenti. Tuttavia si tratta di soluzioni che limitano il problema e sono sicuramente meno impegnative di un trattamento chirurgico che può risolvere il problema. La tossina botulinica si pone a metà strada del problema e per qualcuno può essere una valida soluzione, temporanea e reversibile».
In cosa consiste il trattamento con la tossina botulinica?
«Il trattamento dell’iperidrosi con tossina botulinica è semplice e veloce. Si praticano delle microiniezioni nella zona interessata senza necessità di anestesia. La durata è di 20 minuti e può essere leggermente fastidioso per la delicatezza delle zone trattate. I tempi di recupero sono immediati e il risultato si ottimizza nell’arco di una settimana».
Il trattamento anti-iperidrosi con il botulino è fastidioso o pericoloso?
«Assolutamente no. Il botulino viene iniettato direttamente nella zona ascellare, sulla pianta delle mani e dei piedi. L’unico fastidio è quello delle leggere punture che vengono fatte a livello superficiale. Il liquido iniettato non produce alcun bruciore e non ha alcun effetto collaterale. Le uniche accortezze da osservare: non può essere utilizzato nelle donne in gravidanza o che stanno allattando e in quelle persone che presentano allergie a qualche componente del botulino, individuate preventivamente dal medico».
Quanto dura l’effetto del botulino contro il sudore eccessivo?
«Il botulino non è una soluzione permanente. Gli effetti del trattamento con il botulino cominciano ad evidenziarsi dopo 4-5 giorni dall’intervento e hanno una durata dai 4 ai 6 mesi. Successivamente sarà necessario ripetere l’intervento. Nel periodo estivo è sicuramente un trattamento molto richiesto, soprattutto per l’iperidrosi ascellare. In questo caso si consiglia di sottoporsi al trattamento all’arrivo delle prime ondate di caldo in modo da beneficiare del risultato per tutto il periodo estivo ».