«Hanno telefonato un po’ in anticipo e all’inizio ho avuto paura che fosse uno scherzo, ma poi è stato subito chiaro che non lo era». Giorgio Parisi racconta così i momenti in cui ha saputo di essere il premio Nobel per la Fisica 2021 insieme al giapponese Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann. Tra le motivazioni, l’Accademia reale svedese delle Scienze ha citato i loro contributi «alla comprensione dei sistemi fisici complessi».
Parisi è professore emerito all’Università La Sapienza di Roma e ricercatore associato dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), inoltre è stato presidente dell’Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021 (oggi ne è il vicepresidente). Lo scorso 22 settembre era entrato nella classifica della Clarivate Citation Laureatesdei ricercatori scientifici più citati al mondo. Con Carlo Rubbia e Michele Parrinello poi è stato l’unico fisico italiano membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America e ora orgoglio nazionale nella 120esima edizione del premio istituito da Alfred Nobel.
Nato a Roma nel 1948, si laurea in Fisica alla Sapienza di Roma con una tesi sul bosone di Higgs gli valse un posto come ricercatore prima al Cnr e poi all’Istituto nazionale di fisica nucleare. Dopo anni di studio Parisi arriva ad ottenere l’ordinariato in fisica teorica ottenendo ruolo di docente anche presso la Columbia University in America, e in Francia presso l’Institut des Hautes Études Scientifiques e l’Ecole Normale Superieure di Parigi. Dopo anni di insegnamento anche in Italia a La Sapienza e all’Università Tor Vergata di Roma approda alla carica di presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Molti i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, come la medaglia Boltzmann, ricevuta nel 1992 per i suoi contributi alla teoria dei sistemi disordinati; la medaglia Dirac per la fisica teorica (1999), il premio Enrico Fermi (2003), la medaglia Max Planck (2011). All’inizio dell’anno, Parisi ha ricevuto anche il Wolf Prize per le sue «scoperte pionieristiche nella teoria quantistica dei campi, in meccanica statistica e nei sistemi complessi».