Un trionfo, una vittoria schiacciante che chiude quasi tre lustri ininterrotti di governo conservatore nel Regno Unito. I Laburisti vanno oltre ogni più rosea previsione: il loro leader Keir Starmer sarà il prossimo primo ministro e ha già ricevuto le congratulazioni del primo ministro uscente, e leader dei Conservatori, Rishi Sunak. Lo scrutinio è quasi del tutto concluso e la vittoria del Partito Laburista, il principale partito di centrosinistra del paese, è stata molto ampia. Sono stati assegnati 642 dei 650 seggi della Camera dei Comuni, la camera bassa del parlamento britannico: i Laburisti ne hanno ottenuti 409 (la maggioranza è fissata a 326), i Conservatori 119 e i Liberal-democratici 71.
Era da 19 anni che il Partito Laburista non vinceva un’elezione generale, l’ultima volta lo fece nel 2005, ma era da 27 anni che non ci riusciva partendo dall’opposizione e non dal governo. Parlando a Londra, Starmer ha ringraziato elettori ed elettrici per «aver cambiato il paese» e ha detto che «un mandato come questo è accompagnato da una grande responsabilità».
Insomma, se in Europa continentale c’è chi guarda a destra, l’isola della Brexit sterza stavolta in direzione opposta. In Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord c’è stato un diffuso rigetto da fine ciclo del partito di governo uscente più che della capacità d’attrazione dell’offerta programmatica dei laburisti.
Scenario che si traduce ad ogni buon conto in una svolta generazionale. Sunak, che rischiava seriamente di non venire rieletto, ha invece riottenuto il suo seggio di Richmond, nel nord dell’Inghilterra. Parlando nel suo collegio elettorale, Sunak si è assunto la responsabilità della sconfitta elettorale ha detto che ci sarà una transizione al potere «pacifica e ordinata» e che questo «è qualcosa che dovrebbe darci fiducia sulla stabilità e il futuro del nostro paese».
È un risultato particolarmente negativo per i Conservatori, il principale e più antico partito di centrodestra del paese, che governavano da 14 anni ininterrottamente e hanno attraversato una serie di scandali e scommesse politiche sbagliate, su tutte la Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.