Il segretario del Pd Nicola Zingaretti al Quirinale ha comunicato il sostegno a un governo guidato da Giuseppe Conte. Ma a patto che non sia una semplice staffetta bensì un nuovo inizio. «Abbiamo espresso al presidente della Repubblica il nostro via libera ad un governo con una nuova maggioranza politica. Abbiamo riferito al presidente di avere accettato la proposta del M5S sul nome del presidente del Consiglio», ha detto Zingaretti al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durato poco più di 20 minuti.
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«Abbiamo confermato altresì a Mattarella anche l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità per il Paese. A seguito di un confronto con i Cinquestelle abbiamo definito un primo contributo di linee di indirizzo da dare al presidente incaricato. Deve essere chiaro che non c’è alcun a staffetta e alcun testimone da raccogliere ma l’inizio per l’Italia di una nuova stagione politica», ha chiarito il segretario del Pd. «Amiamo l’Italia. Sottrarsi alla responsabilità del coraggio di tentare è l’unica cosa che non vogliamo permetterci. Vogliamo mettere fine alla stagione dell’odio e della paura».
Il secondo giro di consultazioni al Quirinale entra nel vivo. I principali partiti vengono ricevuti nel pomeriggio dal presidente Sergio Mattarella che in serata, o al più tardi domani mattina, dovrebbe prendere una decisione sul nuovo incarico di governo. Sul tavolo resta l’ipotesi di un’intesa tra il M5S e il Pd, per un esecutivo presieduto dal premier uscente Giuseppe Conte, mentre sono definitivamente tramontate le ipotesi di una riedizione dell’alleanza gialloverde o di un governo di centrodestra. Il M5s ha fatto sapere di voler consultare la propria base attraverso la piattaforma Rousseau, che potrebbe anche dire no all’intesa. I capigruppo del M5s hanno fatto sapere che in caso di conferimento dell’incarico da parte di Mattarella, Conte dovrebbe accettarlo «con riserva» in attesa del responso della piattaforma. Particolare, questo, che ha irritato sia il Pd sia il Quirinale, che ha diffuso una nota per spiegare che Mattarella terrà conto solo di quanto emergerà nei colloqui con i gruppi.