Tamponi obbligatori a chi arriva da Parigi. L’aumento del numero dei contagi in Francia preoccupa l’Italia, così il ministro della Salute, Roberto Speranza annuncia di aver «firmato una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus».
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«I dati europei – scrive su Facebook il ministro – non possono essere sottovalutati. L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora». Il tema dei controlli a chi arriva dalla Francia e da altri Paesi dove la diffusione del virus continua a crescere preoccupa il governo. Già da giorni le diplomazie dei due Paesi sono al lavoro per studiare un sistema di reciproci controlli. L’idea era quella di ognuno si occupasse dei controlli su chi arriva o chi parte verso l’altro Paese.
Intanto, però, l’Italia ha deciso di avviare controlli unilaterali, come quelli che vengono fatti dai giorni prima di Ferragosto a chi chi proviene da Spagna, Malta, Croazia e Grecia. La nuova ordinanza entra in vigore martedì 22 settembre e riguarda le seguenti regioni: Alvernia-Rodano- Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra.
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La Francia ha dichiarato cinquanta dipartimenti (in tutto sono 101, di cui 5 d’oltremare), corrispondenti alla maggioranza del territorio nazionale, “zona di circolazione attiva del virus”. Una classificazione che permette, tra l’altro, ai prefetti di adottare misure supplementari per contenere la diffusione del virus. La mappa delle “zone di circolazione attiva” di Sars-Cov-2 comprende anche tutte le regioni della costa sudorientale, dai Pirenei orientali al confine italiano, un’ampia porzione di territorio nella regione centro-est, l’area attorno a Parigi. E da domani saranno introdotte regole più flessibili nelle scuole elementari e materne, dove tutte le classi potranno continuare la loro attività normale anche se un allievo sarà risultato positivo al tampone. L’interessato resterà a casa e i suoi compagni continueranno le attività scolastiche in attesa del suo ritorno. La chiusura di una classe potrà essere decisa soltanto a partire da 3 casi di positività.