Qualità delle canzoni livellata verso il basso. Prevale il gusto radiofonico (discutibilissimo) del direttore artistico Amadeus, che tende a omologare le musiche secondo le tendenze del momento, che durano il battito di ciglia. Per la vittoria finale si profila una sfida tra Elisa e Mahmood-Blanco, con i secondi favoriti dallo streaming: per il loro brano già oltre 3 milioni di stream e la quinta posizione nella Top 50 Mondo di Spotify.
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“O forse sei tu” – Elisa
Un tocco di classe ed eleganza, e una grande prova vocale. La cantante di Monfalcone torna sul palco dove vinse 21 anni fa con Luce (Tramonti a nord est) con una canzone intima, delicata, potente, tra le migliori del Festival.
Voto: 8
https://www.youtube.com/watch?v=AzoiVvE8k6M
“Brividi” – Mahmood & Blanco
Passa senza emozionare. Comunque, un tentativo di superare la canzone classica sanremese. Brano su un “amore diverso”, simbolo di un festival lgbt.
Voto: 6
https://www.youtube.com/watch?v=Te236EDr_-k
“Ciao Ciao” – La Rappresentante di Lista
Una versione alla Emma Dante di “It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)” dei R. E. M. o di “A che ora è la fine del mondo?” di Ligabue: balliamo mentre il mondo crolla. Teatro, trash, disco dance e gioco.
Voto: 5.5
“Dove si balla” – Dargen D’Amico
Divertimento puro. Una canzone radiofonica, orecchiabile, ballabile e con una frase che diventerà un tormentone: «Fottitene e balla». Tra Vasco, Jovanotti e Gabry Ponte.
Voto 6.5
“Apri tutte le porte” – Gianni Morandi
Funky gallo Morandi, divertente ma non travolgente. Una canzonetta anni Sessanta sequel dell’episodio precedente di Allegria con Jovanotti.
Voto 5.5
https://www.youtube.com/watch?v=Sym1JSadkys
“Ogni volta è così” – Emma
Femminista a muso duro, alla sua maniera (e un po’ alla Loredana Bertè di Sei bellissima), la salentina ha una notevole presenza scenica. Ma la canzone non decolla.
Voto: 5.5
“Chimica” – Ditonellapiaga e Rettore
Inizio alla Donna Summer, poi una banale canzonetta stile anni Settanta.
Voto: 4,5
https://www.youtube.com/watch?v=GP0IxDu0wz8
“Lettera di là del mare” – Massimo Ranieri
Il brano ha il passo di un bolero, molto teatrale. La voce lo tradisce.
Voto 5
“Ovunque sarai” – Irama
Neoromantico, neomelodico, neotrash. Neo. Voce impostata, canzone brutta. Il suo nuovo album s’intitola “Il giorno in cui ho smesso di pensare”. Ci chiediamo se mai abbia cominciato a farlo.
Voto: 3
“Sei tu” Fabrizio – Moro
Non urla, non sbraita. Insomma, è meno incazzato del solito. Anzi si lascia cullare da una nostalgica melodia, nella quale annega. Senza originalità.
Voto: 4.5
“Tuo padre, mia madre, Lucia” – Giovanni Truppi
È la meravigliosa anomalia di Sanremo2022. Un alieno capitato per errore sul palco dell’Ariston che canta l’amore con un testo poetico, originale. Un cantautore d’altri tempi. Un brano difficile, senza ritornello, destinato a conquistare il premio della critica.
Voto: 7.5
https://www.youtube.com/watch?v=Ny-uYwk5QDA
“Ti amo non lo so dire” – Noemi
Una canzone logorroica quella di Noemi. Lei sembra correre appresso alle parole. È scritta da Mahmood, ma forse non è adatta alla voce della “rossa”.
Voto 4
“Farfalle” – Sangiovanni
Il trionfo della banalità e del deja vu. Trash-pop adatto alle radio, che quest’anno hanno un ruolo decisivo nelle giurie sanremesi.
Voto 2
https://www.youtube.com/watch?v=ewIcxPZsnjY
“Inverno dei fiori” – Michele Bravi
Nel “festival della gioia” Michele Bravi preferisce l’usato sicuro. Porta malinconia, depressione e inverno. Fuori tema e senza originalità. Sembra uno della famiglia Addams.
Voto: 3
“Insuperabile” – Rkomi
RKomi è quello che ha venduto più dischi quest’anno? Come si è caduti in basso. Pelle, cuoio e rock de noantri cantato da rapper.
Voto 4
“Domenica” – Achille Lauro
Le canzoni di Achille Lauro son sempre uguali, questa ricorda “Rolls Royce”… però, alla fine, sono simpatiche. Allegra, spensierata, come una domenica.
Voto 6
https://www.youtube.com/watch?v=vNX5s8uKOx0
“Virale” – Matteo Romano
Senza infamia né lode. Una canzone d’amore in sintonia con la generazione Tik Tok.
Voto: 3,5
“Abbi cura di te” – Highsnob & Hu
Una trap ballad dalle atmosfere sadomaso per la strana coppia di questo Festival. Sul palco si guardano negli occhi imitando i Coma_Cosa. Intriganti
Voto: 6,5
“Miele” – Giusy Ferreri
È un brano confuso e confusionario. Sembra folk, griffato o graffiato da Takagi e Ketra e Federica Abbate che garantiscono una forza radiofonica.
Voto: 4.5
“Voglio amarti” Iva Zanicchi
L’Aquila di Ligonchio cerca di volare alto, ma il peso dell’età la riporta verso il basso. Un tuffo nel bianco e nero di Techetecheté con un classicone che si regge soltanto sull’ugola della cantante.
Voto: 2
https://www.youtube.com/watch?v=kOE9h7PrOwE
“Perfetta così” – Aka Seven
Aka 7even è una password, un codice fiscale o la marca di una bibita? Un altro mostro partorito da “Amici”.
Voto 2
“Tantissimo” – Le Vibrazioni
Senza Francesco Sarcina forse Le Vibrazioni potrebbero essere una discreta band. Brano urlato male.
Voto 3
“Ora e qui” – Yuman
Voce black e brano soul, Yuman non riesce però a impressionare. Forse l’emozione.
Voto 4
“Sesso occasionale” – Tananai
Altre braccia sottratte all’agricoltura.
Voto: 2
https://www.youtube.com/watch?v=Kp8Fzvk0iBU
“Duecentomila ore” – Ana Mena
Ana Mena il can per l’aia. Canzone per Luna park, un cent altro giro altra corsa…
Voto: 2