Con la fine dello stato di emergenza, e la «chiusura» della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo, decade anche il protocollo che aveva istituito i tamponi a prezzo calmierato. Le farmacie non saranno più tenute a offrire i test a 15 euro per gli adulti e a 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, come invece avviene da agosto 2021 (quando appunto fu siglato il protocollo d’intesa con le organizzazioni delle farmacie), ma potranno decidere autonomamente il prezzo. Anche se nel frattempo il ministero della Salute ha cominciato alcune interlocuzioni con Federfarma per trovare una soluzione.
Ecco un risvolto del “ritorno alla normalità” che attende migliaia di famiglie. Anche perché il Green pass base, che si ottiene con tampone antigenico (valido 48 ore) o molecolare (valido 72 ore) negativo, è obbligatorio, fino al 30 aprile, per accedere a: bar e ristoranti al chiuso; concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati; spettacoli all’aperto e stadi; aerei, treni, navi e traghetti (esclusi i collegamenti nello Stretto di Messina e con le Isole Tremiti); pullman turistici oppure che effettuano i collegamenti tra regioni.
La paura è che si possa arrivare ai prezzi precedenti al protocollo: tra i 22 e i 35 euro. Fanno eccezione i test fai-da-te che si trovano anche a 5 euro ma sono meno attendibili. Intanto, spiega La Repubblica, le regioni procedono in ordine sparso. In Lombardia per esempio il prezzo fissato dovrebbe essere di 15 euro per tutti: «Invieremo una lettera a tutte le farmacie (14 mila quelle che effettuano test) – fa sapere al quotidiano il presidente di Federfarma Marco Cossolo – per raccomandare di mantenere un prezzo basso. Noi siamo disponibili a reiterare il protocollo, stiamo cercando lo strumento per farlo».
Lo stesso stesso ha fatto il presidente di Federfarma Napoli, Riccardo Maria Iorio che ha inviato una lettera a tutte le farmacie della provincia di Napoli, chiedendo di mantenere ancora il prezzo massimo di 15 euro. Il Friuli Venezia Giulia ha invece scelto di prorogare i rimborsi per i tamponi fino al 30 aprile.