Mentre in Italia l’obbligo vaccinale per gli over 50 (e per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola, personale della difesa, sicurezza, soccorso pubblico, polizia locale, servizi segreti e polizia penitenziaria) resta oltre la fine dello stato di emergenza, in Germania il Bundestag ha votato contro l’obbligo vaccinale per chi ha più di 60 anni.
Con 378 voti il Parlamento tedesco ha bocciato una proposta di legge sull’obbligo vaccinale per gli over 60, in quella che è stata definita la prima grande sconfitta del cancelliere Olaf Scholz dall’inizio del suo mandato. È stata una sconfitta anche per il suo ministro della Salute, Karl Lauterbach, che aveva sostenuto la legge. Per mettere in pratica l’obbligo vaccinale, Scholz aveva addirittura richiamato il ministro degli Esteri Annalena Baerbock dal vertice Nato. Con la presenza della leader dei Verdi, Scholz pensava di riuscire a giungere a un compromesso, ma il fronte d’opposizione non è stato della stessa idea. Alternative für Deutschland (AfD) e la Linke hanno votato compatti contro l’imposizione del vaccino anti-Covid alla popolazione over 60.
Uno dei motivi per cui sono mancati i voti è che il governo aveva lasciato liberi i vari partiti della coalizione – Socialdemocratici, Verdi e liberali dell’Fdp – di votare come volevano, e molti membri più anziani dell’Fdp si sono rivelati contrari alla proposta di legge, perché considerata una violazione dei diritti civili. La Cdu invece aveva imposto un indirizzo di voto ai propri parlamentari.
Il tema dell’obbligo vaccinale era discusso almeno dallo scorso dicembre quando il cancelliere Scholz aveva annunciato un disegno di legge per introdurre l’obbligatorietà per tutti i maggiori di 18 anni, sulla scia di quanto avvenuto in Austria. Un obbligo che sarebbe dovuto entrare in vigore a marzo, come poi non è avvenuto a causa delle divisioni interne all’esecutivo. Inizialmente, tutti i partiti avevano mostrato di essere favorevoli, compresa l’ex cancelliera Angela Merkel. Poi la questione si è complicata, anche a causa dell’opposizione dei liberali dell’Fdp. Scholz e Lauterbach si sono spesi apertamente per l’obbligo di tutti gli adulti. Vista l’impossibilità ad ottenere l’approvazione ad un provvedimento di questo genere, avevano deciso di lasciare che fosse il Parlamento a mettere insieme una proposta di legge. Infinite discussioni, poi la bocciatura.
Adesso cosa se ne faranno, in Germania, delle dosi prenotate fino al 2029? Ma forse i parlamentari tedeschi hanno letto i dati dell’istituto Koch secondo i quali il 95,5% dei contagiati da Omicron sono vaccinati. O magari li ha impressionati l’indagine delle compagnie di assicurazione tedesche: il 4-5% dei vaccinati ha effetti avversi tali da richiedere cure mediche.
L’Italia continua così a rimanere uno dei pochi Paesi in Europa, insieme alla Grecia, ad aver introdotto l’obbligo di vaccinazione per una determinata fascia d’età della popolazione, oltre che per alcune categorie professionali.