No al Green pass e all’obbligo vaccinale. Sulle pagine del quotidiano La Verità i responsabili della Sanità del centrodestra tracciano la strategia contro il Covid in vista del prossimo autunno. Marcello Gemmato (FdI), Luca Coletto (Lega) e Andrea Mandelli (FI), seppur con sfumature diverse, di fatto bocciano le misure adottate nei mesi scorsi dal governo Dragi.
Per tutti e tre gli esponenti del centrodestra la strategia da adottare sarà quella di una convivenza con il virus. A cominciare dal lasciarsi alle spalle l’utilizzo del Green pass. Marcello Gemmato (FdI) ha ribadito la contrarietà del suo partito a questo strumento che «ha ingenerato in molti l’infondata convinzione di essere immuni. Meno che mai, dunque, potranno esserci sanzioni o penalizzazioni. Non si può negare il lavoro alle persone o comprimere la loro libertà. È stata una misura ideologica e non sanitaria». Anche per Luca Coletto (Lega) la situazione attuale è «profondamente cambiata» rispetto al 2020. «Siamo in una fase in cui si possono responsabilizzare i cittadini senza alcun bisogno di terrorizzarli», spiega il leghista a La Verità. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Andrea Mandelli (FI): «Nella nostra ultima proposta di piano pandemico che Antonio Tajani ha annunciato e che non abbiamo fatto in tempo a presentare a causa della crisi di governo, e che sarà parte del programma di Forza Italia, non siamo affatto in una logica di chiusura. Credo che si debba trovare una soluzione ragionevole: è assurdo pensare di risolverlo con manette e impedimenti».
Ma la linea del centrodestra contro il Green pass e l’obbligo vaccinale appare fuori tempo massimo. E più che alla convivenza con il virus sembra votata alla ricerca di consenso. E mentre Berlusconi, Salvini e Meloni sono impegnati a decidere con quale volto presentarsi alle elezioni di settembre, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha già dettato nuove restrizioni: i ragazzi italiani dovranno tornare a scuola con le mascherine. La Stampa ha anticipato i contenuti delle linee guida stilate dall’Istituto superiore di sanità per la «riapertura in sicurezza» che prevedono oltre alle mascherine anche l’installazione di purificatori d’aria.
Se FdI, Lega e FI vogliono un vero cambio di rotta è il momento di prendere degli impegni davanti agli elettori: dall’eliminazione del certificato verde al destino della quarta dose, fino al risarcimento di chi ha subito danni. Sappiamo bene che dentro Lega e FdI c sono persone che si sono sempre battute contro il Green pass e altre restrizioni. Ma una coalizione aspirante al governo deve fornire, nella sua interezza, delle certezze in più. Bisogna capire, per prima cosa, cosa ne sarà del Green pass. In secondo luogo, urge sapere se Fdi, Lega e Fi abbiano in mente di mantenere l’obbligo vaccinale per alcune categorie: quali? Perché? E con quali modalità? Inoltre, visto che il ministero della Salute manda in giro gli spot sulla quarta dose, resta da capire se sarà estesa a tutti in autunno. E ancora: sarà prevista la reintegrazione dei medici non vaccinati? Un’altra questione di particolare urgenza riguarda le troppe persone danneggiate dai vaccini: saranno stanziati dei fondi per risarcirle? Sono ancora tanti gli interrogativi a cui il centrodestra dovrà rispondere. Non basta prendere le distanze dal precedente governo.