Bar e ristoranti, cinema e teatri, ma anche palestre e piscine: sono queste le attività che potrebbero ripartire se la curva epidemiologica sarà in discesa a partire dal 20 aprile. È questa la data fissata dal governo per analizzare l’andamento dei contagi e decidere quali settori possono programmare le riaperture così come chiedono alcuni governatori. Se ne discuterà nel corso della riunione della «cabina di regia» che potrebbe essere convocata nei prossimi giorni.
Il decreto in vigore dal 7 aprile prevede che «in ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento».
La campagna vaccinale prosegue, sebbene a rilento: solo nella seconda parte del mese di aprile sarà possibile raggiungere l‘obiettivo di almeno 300mila vaccinazioni al giorno. E i presidenti di Regione, dunque, tornano a chiedere al governo uno spiraglio per le tante attività – dai ristoranti alle palestre – chiuse da tempo, affinché si torni, con calma e in sicurezza, alla normalità.
L’ipotesi è di far riaprire le regioni sulla base dei dati si trovano in fascia gialla e quindi seguendo le regole già previste. Dunque in deroga al decreto in vigore che lascia tutta Italia in fascia arancione e rossa fino al 30 aprile si potranno rivalutare le aperture. Potrebbero aprire bar e ristoranti a pranzo, valutando se concedere di farli rimanere aperti fino alle 18 oppure anticipare l’orario per evitare gli aperitivi . Cinema e teatri potrebbero riaprire con le regole che erano state previste per il 27 marzo. E si pensa, in seguito, anche di riaprire anche palestre e piscine.