L’Italia si tinge di giallo. Il cambio colore, in base al nuovo decreto Covid, porta con sé con la riapertura di molte attività. Non accadeva da oltre un mese. Una nuova fase per circa 47 milioni di persone. Cinque regioni – Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta – rimangano in zona arancione. Solo la Sardegna resta in zona rossa.
In zona gialla sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita. Fino al 15 giugno chi vive in zona gialla può andare a trovare amici oppure parenti nella regione una sola volta al giorno: ci si può muovere in quattro persone, oltre ai minori. È sempre consentito andare nelle seconde case ma può spostarsi soltanto il nucleo familiare e la casa non deve essere abitata da altre persone. Il titolare deve dimostrare di aver affittato o acquistato l’abitazione prima del 14 gennaio 2021.
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In zona gialla riaprono bar e ristoranti sia a pranzo che a cena. Per ora però il consumo deve essere effettuato all’aperto, nel rispetto degli orari del coprifuoco, confermato dalle 5 alle 22, e dei protocolli di sicurezza contro il coronavirus. Nessun limite orario per la ristorazione negli alberghi e altre strutture ricettive.
Riaprono i musei ed è possibile assistere a spettacoli in teatro, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti e i posti devono essere prenotati. È obbligatoria la distanza di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Si torna anche a fare sport di contatto e di squadra, purché all’aperto e senza usare gli spogliatoi. Le scuole di ogni ordine e grado tornano in presenza.