L’Italia riapre al turismo. In attesa che diventi operativo il sistema del Green pass europeo, il governo italiano «introduce un pass verde nazionale, che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi. In entrambi i casi si tratterà di un certificato che consentirà maggiore libertà di movimento non solo nel proprio Paese, ma anche al di fuori, oltre a garantire l’accesso ad alcuni eventi.
Il pass che il governo introdurrà nelle prossime settimane sarà di fatto identico alle “certificazioni verdi”, vale a dire i documenti che già ora gli italiani devono utilizzare per spostarsi per turismo tra regioni arancioni e rosse: il certificato di avvenuta vaccinazione, che vale sei mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale (dunque con entrambe le dosi o, nel caso di Johnson & Johnson con una sola); il certificato di avvenuta guarigione, anche questo valido sei mesi e rilasciato o dall’ospedale in cui si è stati ricoverati o dal proprio medico di base; un tampone molecolare o antigenico con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’ingresso nel nostro paese.
Per uniformare modalità e durata delle certificazioni dei vari paesi ci sarà un incontro dei ministri della Salute a livello Ue ma è già chiaro che il 15 maggio si partirà con i documenti cartacei per poi passare all’utilizzo della piattaforma tecnologica europea. Proprio il 15 maggio scade l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede la quarantena di cinque giorni per chi entra in Italia provenendo da Paesi Ue (limite che sale a 10 giorni per gli arrivi extra-Ue). Con la certificazione verde chi arriva in Italia potrà circolare liberamente, attestando con il green pass l’avvenuta vaccinazione, il tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore o la guarigione da Covid. Di fatto anche per chi rientra o arriva dall’estero saranno validi gli stessi principi degli spostamenti tra regioni.
Ma la certificazione sarà fondamentale anche per altro, al di là degli spostamenti tra regioni o dei viaggi tra diversi Paesi. Servirà, infatti, per partecipare ad alcuni eventi sportivi o ad alcuni spettacoli (come i concerti), soprattutto quelli in cui saranno presenti molti spettatori o non sarà garantito il distanziamento. Il pass europeo, atteso per metà giugno, dovrebbe seguire le stesse regole di quello italiano, ma nel frattempo l’Italia dovrebbe garantire a chi viene dall’estero di potersi muovere liberamente seguendo le stesse regole e con le stesse attestazioni che valgono anche per chi si trova già nel nostro Paese.