Pfizer ha alzato le stime relative alla produzione del proprio vaccino anti-Covid per il 2021 e il 2022, impegnandosi a produrre centinaia di milioni di dosi extra destinate ai Paesi in via di sviluppo. Anche l’Unione europea ha chiuso un nuovo accordo con Pfizer: «Felice di annunciare che la Commissione europea ha appena approvato un contratto per 900 milioni di dosi garantite più 900 milioni di opzioni con Pfizer-BioNTech per il 2021-2023», ha scritto su Twitter la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Ma in Italia iniziano a scarseggiare le dosi di Pfizer. Nel giorno in cui partano le prenotazioni su scala nazionale al vaccino per la fascia 50-59 anni, il Lazio ha esaurito gli slot disponibili per il mese di maggio del vaccino Pfizer-BioNTech . A lamentare una carenza di vaccini anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. A rischio l’apertura di alcuni centri vaccinali di Napoli perché sono finite le scorte del preparato tedesco-americano.
Nel Lazio non c’è più uno slot libero fino al 31 maggio per il farmaco anti-Covid di Pfizer-BioNTech anche per effetto di una strategia che rischia di essere poco oculata. La regione ha dato facoltà di scelta ai cittadini su quale vaccino somministrarsi e ovviamente Pfizer è stato quello che ha avuto maggior preferenze anche per via delle diffidenze registratesi sul preparato di AstraZeneca, però prive di fondamento visti i dati di farmaco-vigilanza che lo rendono estremamente sicuro ed affidabile. Quindi per i prossimi 21 giorni non si potrà prenotare alcuna vaccinazione con Pfizer perché tutte le dosi disponibili sono esaurite, mentre restano disponibili 100mila slot di prenotazione per il vaccino AstraZeneca e il monodose di Johnson&Johnson.
La penuria di vaccini di Pfizer rischia di rallentare invece la campagna vaccinale in Campania. La Asl Napoli 1 ha comunicato di aver «esaurito le scorte» e «in considerazione del programma delle prossime forniture, è ormai evidente che non sarà possibile garantire le somministrazioni» nei centri vaccinali di Mostra d’Oltremare e hangar Atitech. A Napoli oggi e domani sono, quindi, chiusi i due hub principali che insieme fanno circa 13mila somministrazioni al giorno, un quarto della capacità della Campania. Inevitabilmente questo produrrà degli slittamenti sulla campagna vaccinale degli over 50 dato che l’Ema (e di riflesso l’Aifa) hanno consigliato in via preferenziale AstraZeneca agli over 60 e su base volontaria per chi ne ha di meno. Ciò significa che chi ha 59 anni e ritiene legittimamente di voler preferire i preparati a Rna messaggero come Pfizer e Moderna dovrà attendere almeno 48 ore fino alla consegna di 2,1 milioni di dosi che verranno ripartite pro-quota alle regioni in base alla popolazione residente.