Cresce il numero dei vaccinati, cala il numero dei nuovi contagi. E con il miglioramento dello scenario, il premier Draghi studia riaperture graduali. Lo slittamento del coprifuoco (alle 23 o alle 24) e la riapertura dei centri commerciali nel weekend dovrebbe essere rimandato in realtà alla prossima settimana, dopo i risultati dell’ultimo monitoraggio dei contagi. Ma intanto si lavora alla modifica dei parametri che determinano il cambio di colore delle regioni.
Il ministero della Salute sta valutando l’ipotesi di cambiare il sistema di valutazione del rischio epidemico nelle regioni sostituendo l’Rt, l’indice di trasmissibilità, con indicatori che riguardano l’accesso ai ricoveri ospedalieri. L’idea è quella di definire l’algoritmo non più tanto sui nuovi casi di Covid-19 diagnosticati positivi ma sul numero di ricoveri in ospedale (reparti di medicina e terapia intensiva) dovuti all’aggravarsi della malattia.
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Il gruppo di lavoro per l’individuazione di nuovi parametri, promosso dal Ministero della Salute, di cui fanno parte anche le Regioni, l’Iss e il Comitato scientifico, sta finalizzando proprio in questi giorni le sue valutazioni. Mercoledì 12 maggio è fissata una riunione tra il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, Roberto Speranza e le Regioni, che dovrebbe sancire il via libera alla richiesta di queste ultime di tenere in minore considerazione per l’attribuzione dei colori l’indice di trasmissibilità Rt (il valore indica il numero di persone che possono essere contagiate da un individuo infetto) e di accrescere il peso del cosiddetto Rt ospedaliero, legato all’andamento dei ricoveri di pazienti Covid in terapie intensiva o negli altri reparti.
Attualmente, diverse regioni italiane oscillano tra zona gialla e quella arancione proprio a causa dell’indice Rt, pur avendo una situazione ospedaliera sostenibile, sia sul fronte dei ricoveri in area critica, sia nei reparti di degenza per soggetti con sintomatologia. Ed è proprio per questa ragione che si propenderebbe per dare maggior peso alle ospedalizzazioni che all’indice di trasmissibilità, evitando di fare passi indietro con il ripristino di nuove limitazioni. I timori dei presidenti di regione, infatti, è quello di trovarsi in piena estate costretti a chiudere bar e ristoranti e magari anche i negozi per un’improvvisa impennata dell’Rt sopra a 1 (scenario da arancione) o 1,25 (scenario da rosso). E questo a causa di una moltiplicazione improvvisa dei contagi che potrebbe però avere pochi effetti però sugli ospedali visto che con le vaccinazioni già avanti in estate tra gli over 50, le forme gravi e i ricoveri saranno molti di meno.
I dati dell’ultimo monitoraggio segnalano un aumento dell’indice di trasmissibilità Rt, che si colloca a 0,89, sempre sotto la soglia di allerta dell’unità. L’Rt rileva la quota di casi sintomatici. È, di fatto, un indicatore che ci dice di quanto accelera la pandemia. Quando Rt è sotto 1 sappiamo che siamo in una fase di decelerazione. Ma già dalla prossima settimana rischiano di cambiare colore, passando da giallo ad arancione, la provincia di Bolzano, Trento, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna.