Si parte con le vaccinazioni degli over 40. La scorsa settimana è stato il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, in una comunicazione inviata alle amministrazioni locali a dare il via libera all’apertura delle somministrazioni anche per i nati fino al 1981. Tuttavia, in molte regioni, non è ancora stato completato il ciclo vaccinale per le categorie prioritarie e per i soggetti fragili. «Il 9,1% degli over 80 non aver ha ancora ricevuto nemmeno la prima dose, la percentuale sale al 23,1% della fascia 70-79 e al 42,4% per quella 60-69 anni», ha fatto notare ieri all’Ansa il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta.
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La fuga in avanti del Veneto, seguito a ruota dal Friuli Venezia Giulia, ha convinto il Commissario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo a dare il nulla osta, malgrado la platea degli over 50, 60 e 70 sia ancora lontana da un livello sufficiente di copertura. Ma in una lettera inviata alle regioni, Figliuolo ha raccomandato «l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura». Per questo l’inizio delle somministrazioni per gli over 40 non avverrà contemporaneamente in tutta Italia, ma solo nelle regioni che sono già pronte e che hanno già completato la vaccinazione di gran parte delle categorie più a rischio.
Il Veneto, tra le regioni più virtuose con il 90% delle somministrazioni delle dosi a disposizione, da oggi consente l’accesso alla prenotazione agli oltre 740mila residenti. «Da lunedì 17 maggio apriamo ai quarantenni e la partita dei cinquantenni verrà chiusa, gli altri si metteranno in coda. Mettiamo in sicurezza questa fascia di età, poi puntiamo ad allargare la vaccinazione a chiunque voglia e magari a categorie come il Turismo» ha dichiarato il governatore Luca Zaia.
Stessa scelta anche in Friuli Venezia Giulia. «Da lunedì, se al momento della prenotazione ci saranno spazi liberi nelle agende, noi inseriremo chiunque possa prenotarsi, anche gli over 40, per i quali le prenotazioni inizieranno quel giorno» ha annunciato il presidente Massimiliano Fedriga. Mentre in Piemonte da oggi potranno iscriversi coloro che appartengono alla fascia 45-49 anni e da venerdì 21 maggio alla fascia 40-44 anni.
Anche in Puglia, alle ore 14, si apriranno le prenotazioni per la classe degli over 40 ma si procederà per categorie: da subito solo i nati tra il 1970 e il 1973. Mercoledì 19 maggio (sempre alle 14) si passerà alla fascia 1974-1977 e si chiuderà venerdì 21 con la fascia 1978-1981. Estensione della somministrazione del vaccino ai nati dal 1972 al 1981 pure in Sicilia. «Lunedì verrà aperta la piattaforma per la prenotazione dei vaccini anche agli over 40». ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
La Lombardia aprirà le prenotazioni agli over 40 da giovedì 20 maggio «garantendo la possibilità di vaccinarsi alla fascia anagrafica 40-49 ai primi di giugno», ha spiegato il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso. A seguire «l’ipotesi è di aprire le prenotazioni ai 30-39 anni dal 27 maggio». «Il 2 giugno, non casualmente il giorno della Festa Repubblica, apriremo le vaccinazioni all’ultima categoria, ovvero i ragazzi dai 16 ai 29 anni, in modo di ricevere la prima dose prima di andarsene in vacanza», ha concluso Bertolaso.
Intanto la struttura commissariale ha autorizzato un meccanismo di ‘compensazione’ con l’anticipo di ulteriori dosi alle regioni che rispettano i target previsti dal Piano nazionale, e che necessitano di ulteriori dosi oltre a quelle già consegnate in virtù di un alto numero di somministrazioni. Per la ripartizione viene comunque rispettata la quota parte spettante a ciascun territorio. Le dosi vengono comunque poi recuperate in seguito dalle altre regioni. A chiedere più dosi, in particolare quelle di Astrazeneca che sono meno utilizzate in alcuni territori, sono Veneto, Lombardia e Piemonte. E nel frattempo, con l’avvicinarsi delle vacanze, il governo sta pensando alla possibilità di consentire le vaccinazioni anche ai turisti in visita in regioni diverse da quella di residenza.