Una ragazza sorridente mostra la prima pagina con la quale il Corriere della Sera annunciava: «È nata la Repubblica Italiana». Una fotografia di Federico Patellani destinata a diventare iconica, sopravvivendo indenne allo scorrere del tempo per la sua capacità di raccontare un passaggio storico significativo. Il 2 giugno del 1946, infatti, venne abolita la monarchia, grazie a un referendum istituzionale, indetto a suffragio universale, che con 12.718.641 voti (contro 10.718.502 e 1.498.136 schede nulle o bianche), sancì la nascita della Repubblica.
Il risultato del referendum venne reso pubblico il 18 giugno 1946. Il primo 1° Enrico De Nicola venne nominato primo presidente della Repubblica Italiana, mentre Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio. Il primo gennaio 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana, composta da 139 articoli e XVIII disposizioni transitorie.
La Festa della Repubblica venne celebrata per la prima volta il 2 giugno 1947. La prima parata militare in via dei Fori Imperiali, con il cerimoniale al Vittoriano inaugurato dall’allora presidente Luigi Einaudi si tenne nel 1948. Ma fu solo nel 1949 che il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale. Fu così fino al 1977 quando, per motivi di crisi economica, si decise di spostare la celebrazione alla prima domenica del mese. Nel 2001, grazie al Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, il 2 giugno Festa della Repubblica tornò festivo.
A Roma si tengono, solitamente, la tradizionale parata lungo i Fori Imperiali e il sorvolo delle Frecce Tricolore, alla presenza delle autorità. Il Capo dello Stato rende omaggio al Milite Ignoto, deponendo all’Altare della Patria una corona d’alloro. Quest’anno, a causa della pandemia, le celebrazioni previste dal Quirinale saranno molto sobrie: nell’agenda si nota la mancanza della parata delle Forze Armate lungo i Fori Imperiali, mentre si tiene la tradizionale deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria da parte del presidente Sergio Mattarella e delle più importanti cariche dello Stato. Anche le Frecce Tricolori tornano a Roma per i 75 anni della Repubblica.