Il premier Mario Draghi ha firmato il Decreto del presidente del Consiglio con le modalità di rilascio delle certificazioni verdi digitali Covid-19 che «faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (Rsa) e gli spostamenti sul territorio nazionale». Lo rende noto palazzo Chigi. Con la firma del Dpcm si realizzano le condizioni per l’operatività del regolamento Ue sul Green pass, che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena libertà di movimento sul territorio dell’Unione europea a tutti coloro che avranno un certificato nazionale valido.
A sbloccare definitivamente il decreto che disciplina il green pass formato italiano ma valido anche in Europa è stato il via libera definitivo di ieri del Garante della privacy che ha previsto per l’App Io alcuni accorgimenti in più a tutela degli utenti che diventeranno efficaci con il rilascio di una nuova versione della App. E così i cittadini potranno scaricare direttamente il loro «Digital green certificate» anche da «Io» oltre che dalla app Immuni, dal Fascicolo sanitario elettronico (Fse) o dal «Sito web dedicato, sia attraverso accesso con identità digitale sia – si legge nel decreto – con autenticazione a più fattori».
Il pass licenziato da Draghi è stato attivato già da 15 Paesi dell’Unione. L’Italia adesso si unisce a questo gruppo in anticipo rispetto al 1° luglio, quando entrerà in vigore in tutti e 27 i Paesi della Ue. Il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il Pass e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera, è infatti operativo da inizio mese e finora ne sono stati emessi oltre un milione. Se ottenere il pass sarà un diritto, il suo utilizzo potrà però variare in qualche misura da Stato a Stato: per alcuni (come l’Italia) basterà una sola dose di vaccino per altri due, altri Paesi potrebbero richiedere il tampone molecolare altri invece anche il test rapido antigenico. Ha comunque diritto al Green pass chi è stato vaccinato; chi è risultato negativo a un test per il Covid e chi è guarito dall’infezione e a seguito di tampone negativo è uscito dall’isolamento.
Ottenere il certificato verde è molto facile. I più tecnologici potranno fare da soli, tramite il sito dedicato (dgc.gov.it), mentre i cittadini meno tecnologici potranno farsi aiutare dal proprio medico o dal farmacista. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili entro il 28 giugno. Già dai prossimi giorni i primi cittadini riceveranno le notifiche via mail o sms. La piattaforma sarà progressivamente allineata con le nuove vaccinazioni. Per tutte le informazioni è possibile contattare il numero verde di app Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20. La certificazione digitale è costituita da un Qr code presente sull’app e disponibile per la visualizzazione e la stampa su pc, tablet o smartphone: in alternativa, la versione cartacea potrà essere richiesta al proprio medico di base, al pediatra o anche in farmacia, utilizzando la tessera sanitaria.
Per verificare i Green pass, sarà disponibile una apposita app che leggerà il Qr code sul telefono o nella versione cartacea stampata. Nella versione definitiva del Dpcm sparisce l’elenco dei soggetti verificatori e si prevede una definizione più generica. Per cui alla verifica dei pass saranno «deputati i soggetti che erogano i servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso di certificazione verde Covid-19 e gli organizzatori di eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione, nonché i pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni».