Durante la pandemia, una delle regole base che ha segnato la vita degli italiani, ma non solo, è stata quella dell’obbligo di indossare la mascherina. Ma ora, con l’allentamento delle restrizioni, si riapre il dibattito su quando si potrà tornare a circolare senza doverla indossare. L’ipotesi più accreditata è quella secondo cui il governo Draghi abolirà l’obbligo di mascherina all’aperto a partire dal prossimo 15 luglio. Ma si dovrà sempre avere con sè.
L’Italia potrebbe seguire l’esempio di altri Paesi, a partire dalla Francia che oggi elimina l’obbligo di mascherina. Accadrà lo stesso in Spagna, così come è stato deciso pure in Germania. L’obbligo è stato eliminato già in molti Länder tedeschi, con il ministro della Salute Jens Spahn che ha aperto all’abolizione su tutto il territorio nazionale. Anche in Spagna il premier Pedro Sánchez ha annunciato che «presto abbandoneremo le mascherine per strada».
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In Italia la data da segnare sul calendario potrebbe essere quella del 15 luglio. Un traguardo definito «realistico» dallo stesso ministro della Salute Roberto Speranza. «È da mesi che aspettiamo questo momento e adesso che i numeri ci dicono che stiamo superando la crisi sanitaria bisogna accelerare- ha scritto su Facebook Speranza – in questi mesi la mascherina è stata uno strumento essenziale per proteggerci dal virus, adesso poterla togliere all’aperto è un primo passo verso il ritorno alla normalità, oltre che un gesto di ripartenza». Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, si è schierato a favore dell’addio all’imposizione: «Ne parlerò con Draghi, sarà una nostra proposta sicuramente. Se tutta Europa sta andando in questa direzione, anche in realtà messe meno bene di noi, dobbiamo considerare anche noi questa opportunità. In Italia sono rimasti meno di 3 milioni di over 60 non vaccinati, penso che lasciare anche in estate con 40 gradi l’obbligo delle mascherine all’aperto non vada bene».
Restano alcune eccezioni: nelle situazioni di affollamento sarà comunque necessario metterla. Per questo bisognerà sempre tenerle con sé perché all’occorrenza si dovrà essere pronti a utilizzarle. «Sarà come con gli occhiali da vista per leggere da vicino che si portano sempre in tasca — spiega il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri — tutti gli studi ci dicono che in una situazione epidemiologica sotto controllo come in Italia la possibilità di contagio all’aperto con la metà della popolazione vaccinata almeno con la prima dose è quasi nulla. Ma in determinate situazioni, in fila dal gelataio o allo stadio, per non correre rischi dovremo essere pronti ad indossarla».