Tenendo fede alla promessa fatta nel 2019 quando pubblicarono l’album Everyday Life, anche per l’uscita del nuovo lavoro Music of the spheres i Coldplay non terranno concerti, ritenuti troppo inquinanti da Chris Martin e soci. Al posto dei tour poco, la band inglese ha ideato un’alternativa più ecosostenibile: un evento speciale in realtà aumentata che si terrà prima a Londra per poi spostarsi a New York, Tokyo e Berlino. Tuttavia, dopo due anni di lockdown, la voglia di tornare sul palco era così tanta che una eccezione se la sono concessa: alla vigilia della pubblicazione del nuovo album, hanno tenuto uno show allo Shepherd’s Bush Empire di Londra di fronte a duemila persone, fra cui Ed Sheeran che si è unito al gruppo sulle note di Fix You.
«Stiamo cercando di trovare una nuova prospettiva», sono le parole con cui il batterista Will Champion introduce Music of the spheres in una intervista all’agenzia Associated Press. Per i Coldplay, volare nello spazio offre loro la possibilità di avere un punto di vista diverso e di parlare della fine delle demarcazioni create dall’uomo. «Se usi la prospettiva dell’astronauta, dallo spazio la Terra è solo acqua, montagne e alberi», fa notare Chris Martin.
I Coldplay non sono gli unici artisti a volare nello spazio in questi ultimi anni, Nick Jonas ha pubblicato Spaceman, poi ci sono Hyperspace di Beck e Astronaut in the Ocean di Masked Wolf. Il video di Dua Lipa per Levitate è una festa spaziale in un ascensore Art Déco.
«Vogliamo provare a sbarazzarci del maggior numero possibile di quelle divisioni e di quelle barriere che si formano tra le persone perché vediamo che siamo solo una piccola palla che galleggia in un universo enorme e dobbiamo prenderci cura l’uno dell’altro e del pianeta stesso», aggiunge Champion. «È un album ottimista e pieno di speranza. Parlare di pianeti è una tela per parlare di essere umani», completa Martin.
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Music of the Spheres è un album pop di dodici tracce con ondate di synth e melodie ariose. «È un po’ più grandioso nel suo suono», commenta il cantante Chris Martin. «Se Everyday Life riguardava il rendere personali le grandi domande, questo riguarda trasformare le cose personali in grandi domande: “Cosa stiamo facendo tutti qui e qual è lo scopo della nostra band e perché siamo tutti qui?”».
Cinque delle dodici canzoni dell’album usano emoji come titoli e nel brano My Universe (che ha già raggiunto la vetta della classifica delle canzoni di Billboard Hot 100) è coinvolta la boy band sudcoreana Bts, che oggi è una garanzia di successo mondiale. Così come il produttore Max Martin, il più celebrato dei superproduttori del pop e coautore di 25 singoli n. 1 negli Stati Uniti.
Un’altra teen idol, Selena Gomez, è invece nella canzone di rottura Let Somebody Go, alla cui composizione ha collaborato Apple Martin. La figlia diciassettenne di Chris e di Gwyneth Paltrow fornisce il suo contributo anche nell’intro di Higher Power. E che quest’album sia un “affare di famiglia” lo conferma la presenza dell’altro rampollo di casa Martin, ovvero il quindicenne Moses, accreditato con il coro in Humankind. «Apple mi ha regalato un fantastico accordo a cui non avevo mai pensato. Per questo motivo è nel disco», sottolinea Martin che considera Moses un cantante di grande talento: «Quindi gli chiedo spesso di venire e far suonare meglio i ritornelli».
L’album termina con Coloratura, un brano di oltre dieci minuti, un viaggio-suite nel cosmo in cui i Coldplay sembrano inseguire l’astronave dei Pink Floyd e le atmosfere di Mike Oldfield, al quale hanno “rubato” il titolo dell’album, lo stesso di quello registrato nel 2007 dall’artista di Tubular Bells. «Sarete costretti a ingerire una delle più grandi fette di soft rock che abbiate mai sentito», annunciano minacciosi.
Al debutto londinese, raccontano i quotidiani britannici, Music of the Spheres non ha suscitato l’entusiasmo dei fan, che hanno accolto con molta freddezza le nuove canzoni, infiammandosi soltanto quando i Coldplay hanno fatto risuonare megahit come Clocks, Fix You, The Scientist e Yellow. Tuttavia, il successo commerciale sembra assicurato, sull’onda anche del bombardamento audiovisivo e social, come dimostra la recente firma di un nuovo accordo a lungo termine con Warner Music. Il che suggerisce che il futuro dei Coldplay è segnato, indipendentemente dal fatto che il nuovo album funzioni o meno, basterà impacchettare tutto in installazioni come quella intitolata “The Atmospheres” (con chiaro riferimento al titolo del disco) che sarà usata negli eventi per la promozione e all’interno della quale «i fan saranno trasportati su The Spheres, il sistema solare che ospita il nuovo album della band: ciascuna delle dodici canzoni è legata a un pianeta di quel sistema», recita l’annuncio ufficiale. Dopo l’anteprima londinese, ospitata presso il Principal Place, nella zona nord-est della città, lo show migrerà in altre città (per adesso si è parlato solo di New York, Tokyo e Berlino, ma potrebbe arrivare anche da noi).
Con un’assoluta fedeltà alla loro missione green, la band ha annunciato che per ogni copia fisica del disco che verrà acquistata sarà piantato un albero grazie alla partnership con One Tree Planted.