Migliaia in piazza, ma l’Italia non si ferma. La proteste ci sono state, ma senza blocchi. A Trieste, Milano, Firenze, Genova, Ancona i “No Green Pass” si sono comunque fatti sentire nel giorno in cui la certificazione verde diventa obbligatoria per accadere al proprio posto di lavoro, pubblico e privato. La situazione più calda è quella di Trieste, dove i lavoratori portuali e i No Green pass hanno bloccato alcuni varchi di entrata al porto. A Genova ci sono due varchi bloccati. Anche ad Ancona il porto è bloccato per un sit in dei lavoratori. Nessun problema segnalato invece a Bari, Venezia e Gioia Tauro.
«Il porto funziona: ovviamente in alcuni passaggi ci saranno difficoltà e ranghi ridotti, ma funziona. Ho chiesto di tenere bassa la temperatura evitando scontri frontali per non danneggiare l’economia di un Paese, dato che danneggiare l’attività del Porto di Trieste significa danneggiare un grande numero di aziende che lavorano nell’indotto», sostiene il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a SkyTG24. Intanto il popolo dei No Green pass ha bloccato da questa mattina gli accessi ad alcuni varchi. Per ora chi deve recarsi all’interno del porto per andare a lavoro viene lasciato transitare, anche se deve farsi largo tra la folla che sta aumentando di ora in ora. Le proteste si concentrano in particolare al varco 4 completamente invaso dalla mobilitazione, e sono destinate a continuare per tutta la giornata.
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L’operatività del porto di Genova nel giorno dell’entrata in vigore del Green pass per accedere ai posti di lavoro è invece regolare, nonostante la protesta del coordinamento lavoratori portuali contrari al certificato verde blocchi l’ingresso dei tir al varco nazionale Etiopia nella zona di Sampierdarena e il varco di San Benigno. Al terminal Psa di Prà, il più importante del porto, l’attività è regolare, anche se i dipendenti continuano lo sciopero per il contratto di secondo livello con l’astensione dal lavoro per un’ora a inizio e fine turno e i No green pass hanno attuato un presidio. I lavoratori hanno presentato una formale diffida all’azienda affinché non applichi la normativa sul certificato verde. Nessun problema è segnalato al momento per il controllo del Green pass agli autisti diretti ai terminal.
Trieste chiama, Ancona e Genova rispondono. Lavoratori del porto e cittadini bloccano accesso ai porti di Ancona e Genova. Chiedono revoca dell’obbligo del passaporto sanitario per lavorare. pic.twitter.com/JWPZQVvlUM
— RadioGenova (@RadioGenova) October 15, 2021
Una manifestazione dei lavoratori dei cantieri sul Green pass unitamente a un tir in transito che si è fermato, ha di fatto bloccato l’accesso nord alla zona portuale di Ancona: in sit-in circa 200 operai di diverse aziende e c’è anche il mezzo pesante fermo sulla carreggiata. Per questo i vigili urbani hanno chiuso l’accesso al ‘by pass’ che dalla Statale porta alla zona portuale. Si sono formate lunghe file di auto lungo la Flaminia e di auto e mezzi pesanti lungo la rampa. Sono un nutrito gruppo i lavoratori del porto di Ancona, ai quali si sono aggiunti anche un gruppo di studenti, che protestano contro l’obbligatorietà del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro.
Al porto di Civitavecchia, come riferisce l’autorità portuale, non si registrano né criticità, né disservizi. «È una giornata normale per i portuali, le operazioni procedono come sempre», fanno sapere interpellati in merito dall’Autorità Portuale. «Tutto regolare, ci arrivano messaggi di normalità», le percentuali di defezioni per mancanza di Green pass «sono irrilevanti» e non stanno creando problemi, «i portuali sono tutti al lavoro» a Ravenna. «Tutto regolare al porto di Catania, non c’è nessun blocco», dice Mauro Torrisi segretario della Fit-Cisl di Catania segnalando che la situazione nel porto etneo è sotto controllo e non ci sono criticità. Sono 15 i lavoratori del porto di Gioia Tauro che stamane hanno dichiarato di essere sprovvisti del Green Pass, per cui non hanno preso servizio. la situazione, nello scalo, è tranquilla e le attività si svolgono regolarmente. Tutto in regola anche a Venezia. Nessun disagio neanche a Savona. Nonostante i timori della vigilia al momento non si segnalano criticità: in porto le operazioni procedono come di consueto, senza proteste né astensionismo. Operazioni regolari anche a Palermo e Livorno.
Lavoratori in piazza da Torino a Cagliari. Pubblici, privati e partite iva. Nessun corteo unico ma una costellazione di iniziative diffuse sul territorio davanti ai luoghi di lavoro. Come è successo a Milano, dove un corteo composto da circa 400 studenti e manifestanti si è unito alla manifestazione in corso all’Arco della Pace a Milano. Gli studenti, partiti dall’Università Statale, sono arrivati scandendo lo slogan “libertà libertà” e non “No Green Pass, No Green Pass”. In piazza c’era già un presidio di lavoratori di diverse aziende pubbliche e private che questa mattina hanno scioperato, tra cui un ampio gruppo di lavoratori di Atm.
A Torino una nutrita delegazione di dipendenti di Gtt, il gruppo torinese trasporti, oggi in piazza a Torino per partecipare a una manifestazione e di protesta contro il green pass promosso dal comitato ‘Fronte del dissenso’. «Non è una protesta contro le aziende perché in questa vicenda sono vittime ma è assurdo che mettano un Green pass per lavorare, questo viola l’articolo 1 della Costituzione e vieta di andare a lavorare a persone che sono sane, che stanno bene. Con questa protesta ci rimettiamo economicamente, stipendio, contributi, quindi paghiamo un caro prezzo ma diciamo no al ricatto che un lavoratore per andare a lavorare deve pagare».
A Firenze centinaia di persone persone si sono radunate al grido di “Libertà” contro la decisione del governo Draghi di obbligare all’utilizzo del Green pass tuttu i dipendenti di uffici, fabbriche, aziende e studi professionali. Le forze dell’ordine sono intervenute a presiedere la piazza ma il corteo ha dimostrato di voler protestare in maniera pacifica. Mentre il sindaco della città Dario Nardella chiede di «mantenere il rispetto per la città», i giovani della piazza si ribellano contro le strumentalizzazioni: «Farci passare tutti per fascisti e No vax è ignobile».
A Cagliari circa seicento persone, prevalentemente lavoratori con partita Iva, provenienti da tutta la Sardegna, si sono ritrovate nei pressi dell palazzo della Rappresentanza del governo, per manifestare contro l’obbligo del Green pass. Alla protesta, promossa dal Movimento Partite Iva, hanno aderito anche esponenti della Federazione italiana sindacati intercategoriali (Fisi). «Contestiamo l’obbligo del Green pass – ha chiarito Vincenzo Bodano, fondatore del Movimento delle partite Iva e tra i promotori della manifestazione – perché lede i diritti fondamentali e costituzionalisti dei cittadini, e perché, in qualche modo, si sta rivelando un provvedimento coercitivo e vessatorio. Ormai non c’è’ azienda che non si stia lamentando perché, anche nella gestione, sta diventando problematico».