Il ritorno alla normalità tarda ad arrivare. In molti si aspettavano finalmente un’estate senza restrizioni, ma resteranno delusi. Tanto che, oltre alla conferma dell’obbligo di utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici, dal primo luglio potrebbe tornare l’obbligo anche nei luoghi di lavoro del settore privato, per chi è a stretto contatto con il pubblico e con i colleghi, come anticipato da La Stampa.
I tecnici dei ministeri del Lavoro e della Salute stanno predisponendo la bozza del documento che sarà, una volta avallato da imprese e sindacati, il nuovo protocollo anti-Covid sui luoghi di lavoro. L’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 resterà per i luoghi di lavoro in cui si è a contatto con il pubblico o dove i colleghi stanno a una distanza troppo ravvicinata tra di loro, non venendo garantito il distanziamento. Quindi l’obbligo verrà mantenuto in due tipologie di situazione: contatti con i clienti esterni e uffici o altri luoghi affollati e con poco distanziamento.
Questo vuol dire che l’obbligo resterà anche a luglio per baristi, camerieri e per chi svolge lavoro allo sportello avendo un rapporto con i clienti, come gli uffici privati, le banche, le poste. Inoltre Confcommercio ha già fatto sapere che chiederà di continuare a indossare le mascherine anche nelle attività commerciali e di ristorazione. L’obbligo di mascherina Ffp2 resterà anche negli uffici o in fabbrica nel caso in cui non sia possibile rispettare un distanziamento di almeno due metri.
Potrebbero quindi cambiare anche le regole sul distanziamento al lavoro: i nuovi criteri potrebbero far passare la distanza minima tra colleghi da uno a due metri. Se la distanza è minore di due metri bisognerà indossare le mascherine Ffp2. Resterà inoltre l’indicazione di sanificare scrivanie e oggetti (computer compresi) a fine turno. Resterà anche la previsione dello smart working per i lavoratori fragili. L’uso dell’aria condizionata con finestre chiuse, invece, non sarà limitato, visto che molti esperti hanno sottolineato come non favorirebbe la circolazione del virus.
Il documento dovrebbe essere varato entro il primo luglio, considerando che la scadenza dell’attuale protocollo è fissata al 30 giugno (anche se potrebbe essere rinnovato per un periodo limitato). Sindacati, imprese e governo sui protocolli di sicurezza torneranno a vedersi nelle prossime settimane, ma i tecnici del Lavoro e soprattutto quelli della Salute stanno già mettendo a punto una bozza di documento che verrà poi sottoposta all’attenzione delle parti.