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I vaccini alimentano nuove varianti Covid?

È la domanda che apre un lungo editoriale pubblicato sul Wall Street Journal che evidenzia la possibile associazione tra più dosi di vaccino e un rischio maggiore di contrarre il virus

Giusy Bottari di Giusy Bottari
Gennaio 7, 2023
in Mondo
Tempo di lettura: 2 mins read
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I vaccini alimentano nuove varianti Covid?

Le vaccinazioni di massa imposte dai governi potrebbero aver favorito l’insorgere di nuove varianti, a partire dalla cosiddetta “Gryphon” che tanto spaventa virologi ed esperti nelle ultime settimane. Questa la tesi sostenuta dal Wall Street Journal, autorevole testata americana che già in passato aveva messo in guardia dalle continue somministrazioni di farmaci anti-Covid. Secondo il giornale statunitense, la capacità della nuova forma del virus di eludere la risposta immunitaria sarebbe sostenuta «da un’ossessione dell’amministrazione Biden per i vaccini, a discapito dei trattamenti alternativi».

Gli esperti, infatti, tornano a fare terrorismo e se non basta la potenziale nuova ondata proveniente dalla Cina allora ci vuole una nuova temibile variante a rinfocolare la paura nei cittadini. La variante in questione è XBB. 1.5, isolata a ottobre scorso a New York e nel Connecticut. «Prove crescenti – si legge nell’analisi pubblicata dalla testata americana a firma di Allysia Finley, membro del Comitato Editoriale del quotidiano americano. – suggeriscono che vaccinazioni ripetute possono rendere le persone più suscettibili all’XBB (il nome scientifico dell’ultima variante del Covid) e potrebbero alimentare la rapida evoluzione del virus».

Citando una serie di articoli pubblicati su Nature, sul New England Journal of Medicine e una ricerca condotta dalla Cleveland Clinic, l’autrice dell’articolo evidenzia la possibile associazione tra più dosi di vaccino e un rischio maggiore di contrarre il virus. Per esempio lo studio della Cleveland Clinic (in pre-print e ancora non peer-reviewed), condotto su un gruppo di sanitari ha dimostrato, scrive il Wall Street Journal che i vaccini bivalenti hanno ridotto del 30% il rischio di infettarsi mentre la variante BA 5 era più diffusa, ma che i sanitari che hanno ricevuto tre o più dosi avevano 3,4 volte più probabilità di infettarsi come i non vaccinati, mentre chi ha ricevuto due dosi aveva 2,6 volte più probabilità.

Potrebbe non essere una coincidenza allora che la variante XBB sia apparsa per la prima volta in autunno a Singapore, che ha tra i maggiori livelli di vaccinazione al mondo, insieme al Belgio e all’Italia. Nelle scorse settimane, inoltre, la variante è diventata dominante negli Stati del Nord America, che rispetto al Midwest e agli Stati del Sud ha altissimi livelli di vaccinazione e richiami. Tuttavia, scrive ancora il Journal, «gli esperti si rifiutano di ammettere che i booster hanno apportato benefici in diminuzione e che potrebbero invece aver reso la popolazione più vulnerabile alle nuove varianti come XBB».

Tags: Covid-19GryphonVaccini anti-CovidVarianti Covid
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© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

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