In piena pandemia, nel 2021, un altoatesino residente nel Burgraviato era stato sanzionato, come previsto dalle norme anti-Covid, per aver violato la quarantena: l’uomo era stato infatti sorpreso fuori casa dalle forze dell’ordine, durante un controllo, pur essendo risultato positivo al coronavirus. Ed è stato condannato a pagare una multa di 4mila euro, con decreto penale, per violazione dell’obbligo di quarantena, ma aveva presentato ricorso.
La sentenza con cui la multa è stata annullata e dichiarata illegittima, a sua volta, richiama l’orientamento giurisprudenziale più recente, ad esempio espresso da una sentenza del Tribunale di Milano che, nel dicembre 2022, aveva assolto un altro imputato in merito a una vicenda pressoché identica. In quel caso il giudice affermò che «un regolamento generale e indifferenziato che imponga la quarantena ai positivi appare incostituzionale». La sentenza di Milano era dettata dall’articolo 13 della Costituzione, che prescrive la riserva di giurisdizione per gli atti privativi della libertà personale. Dunque, la sentenza di Milano aveva ricordato la libertà personale e le garanzie contemplate dallo stesso articolo 13 della Costituzione e dall’articolo 5 della Cedu (Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali), a sua volta relativo al «diritto alla libertà e alla sicurezza».
La sentenza di Bolzano è fondata anche su un vizio di forma. Gli avvocati hanno dimostrato che l’invito a rispettare la quarantena gli venne notificato dall’Azienda sanitaria altoatesina solo tramite un messaggio sul cellulare anziché con una lettera raccomandata o una pec: egli avrebbe anche potuto non notare l’avviso, che non è stato quindi ritenuto valido dal giudice bolzanino.
Si tratta di un’ulteriore conferma della sostanziale ineffettività della disposizione incriminatrice introdotta nell’ordinamento con la legislazione emergenziale. Sempre più spesso diversi magistrati stanno accogliendo i vari ricorsi presentati dai cittadini italiani, in tal modo annullando sanzioni illegittime e, appunto, incostituzionali, circa la mancanza del Green pass o la mancata adesione all’obbligo vaccinale per talune categorie. Recente è la disposizione del giudice di pace di Velletri ha annullato la sanzione pecuniaria ad una donna over 50 che aveva liberamente deciso di non vaccinarsi.