«Forse siamo il Paese che ha aderito meglio alla narrazione Covid. Ma alla prossima pandemia diremo di no». Il professor Giovanni Frajese ha partecipato alla presentazione di “Sospesa”, il libro di Raffaella Regoli, commentando anche le ultime notizie provenienti dall’America, come il definanziamento del laboratorio di Wuhan e l’indagine su Anthony Fauci, deferito presso il Dipartimento della Giustizia dal senatore Rand Paul.
Ma ha voluto anche buttare un occhio avanti, guardando alla prossima pandemia già annunciata da più parti, da Bill Gates all’Oms. «Ci sono stati obblighi, ci sono stati medici che non hanno detto niente. In Inghilterra non è andata così, in altri paesi non è andata così. Ma alla prossima pandemia diremo di No. Si dovranno abituare che le persone che hanno detto no al primo giro diventeranno tre volte quelle che erano precedentemente».
«Nel Pnrr hanno previsto che ci siano in Italia biolaboratori simili a quelli di Wuhan, e hanno mandato Fauci qua», continua in una intervista rilasciata a ByoBlu .«Saremo noi la nuova Wuhan? Non lo so. La prossima pandemia? Diremo di No. Saremo sempre di più a farlo. Questo circo di follia a cui ci hanno fatto assistere e che stanno cercando di portare avanti ha comunque portato al risveglio di tante persone. Alcuni prima, altri dopo, guardando la sofferenza propria o dei propri cari. Il livello di fiducia nelle Istituzioni da questo punto di vista è sotto le scarpe. Le persone non sono più addormentate, per cui se dovesse succedere qualcosa saremo noi stavolta a restare in vigile attesa».